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Pescara, 26/07/2024
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Data: 01/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Ryanair: sulle tasse nessun ricatto e nessuna alternativa. La low cost vince al Tar la prima battaglia con il governo. Il manager Alborante: su Pescara presa una dolorosa decisione

PESCARA Nessuna minaccia, ma anche nessuna alternativa alla chiusura della base di Pescara, così come quelle di Alghero e di Crotone. Almeno fino a quando il governo non farà marcia indietro sull’aumento delle tasse (municipali) aeroportuali. Ryanair non cambia di una virgola il piano-tagli dall’Abruzzo (solo due rotte anziché delle attuali sette). Lo dice John Alborante, sales & marketing manager Italia della società aerea low cost irlandese che nel frattempo ha incassato una prima vittoria al Tar Lazio proprio contro l’aumento delle tasse.
In attesa anche dell’incontro del 15 marzo tra il governatore Luciano D’Alfonso e David O’Brien, chief commercial officer di Ryanair, Alborante non ha voluto rilasciare commenti su accordi commerciali, e ha risposto alle queste domande. Esiste un piano alternativo rispetto a quanto già annunciato. Quale? «Non ci sono piani alternativi. Non si tratta di una "minaccia" o "ricatto" come ho letto su varie interviste ma di una chiara e precisa decisione a chiudere le operazioni come base». Che cosa pensa delle dichiarazioni del ministro Delrio relativamente al taglio delle tasse? «Qualsiasi tipo di riduzione delle tasse non può altro che essere gradita quale opportunità di crescita per il traffico aereo. Aspettiamo di vedere la concretizzazione di queste dichiarazioni». Nel caso in cui il taglio delle tasse non ci fosse, esiste un altro modo affinché Ryanair rimanga a Pescara? «Al momento la dolorosa decisione di chiudere è stata presa e procediamo come deciso. Abbiamo sempre detto che solo un eventuale rivalutazione da parte del ministro a riguardo della tassa stessa potrebbe riaprire le trattative».
Nel frattempo Ryanair ha presentato ricorso contro gli aumenti delle tasse. «Ryanair ha impugnato la decisione del ministero dei Trasporti e delle Finanze di aumentare la municipal tax con effetto dal 1 gennaio 2016, contestando, nel suo complesso, la legittimità dell'aumento di tale imposta e, per quanto riguarda il termine di entrata in vigore di tale aumento, il mancato rispetto dalla normativa tributaria italiana in relazione al preavviso richiesto per l'entrata in vigore di nuovi adempimenti a carico dei contribuenti. Il 19 febbraio, il Tar Lazio, nel ricorso introdotto da EasyJet e nel quale è intervenuta anche Ryanair, ha sospeso l'entrata in vigore dell'aumento della municipal tax per il periodo dal 1 gennaio al 20 febbraio». Qual è attualmente il futuro di Ryanair nell'aeroporto di Pescara? «La nostra base chiuderà alla fine della stagione estiva e rimarranno solo poche rotte come destinazione».

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