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Pescara, 26/07/2024
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Data: 01/03/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ballone e D’Alfonso, segnali di pace dopo la polemica sulla visita di Renzi. Passano le due risoluzioni votate da centrosinistra e Cinquestelle Di Dalmazio: «Seguite la linea avviata da noi, non avete fatto nulla».

L’AQUILA Prove tecniche di disgelo tra Regione e Confindustria. Dopo i casi Ombrina e Masterplan che avevano incrinato il confronto dialettico, l’ultima frizione ha riguardato la mancata presenza degli industriali alla visita del premier Renzi all’Aquila e a Chieti, la scorsa settimana. Del mancato invito si è lamentato direttamente il presidente regionale Agostino Ballone. Una critica, neanche troppo velata, che lasciava presagire una vera e propria rottura dopo le tensione del passato. Oggi, invece, pare di assistere a un tentativo di non forzare troppo la mano. I toni paiono diversi: lo stesso Ballone, pur non lesinando stoccate polemiche, evita di affondare troppo il colpo; in cambio riceve una mano tesa dal governatore Luciano D’Alfonso che assicura addirittura una cena alla prossima visita, secondo lui non lontana nel tempo, del presidente del Consiglio a Pescara.
L’ACCUSA E LA REPLICA
«Ho fatto una semplice constatazione -dice Ballone ricostruendo la genesi dell’ultima polemica in ordine di tempo- Io ho detto solamente che, visto che il presidente del Consiglio è venuto a parlare di economia e lavoro (Renzi ha visitato l’Istituto nazione di Fisica nucleare all’Aquila e l’azienda a Walter Tosto a Chieti; ndr) pensavo fosse necessario coinvolgere in questa iniziativa Confindustria». A questo aveva già replicato, nei giorni scorsi, Alberto Balducci, vice capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale: «La polemica -aveva detto il consigliere democrat- non ha alcuna ragione di essere, perché non c’è stata alcuna volontà di escludere le organizzazioni di rappresentanza dell’impresa dalla visita del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, il quale ha voluto rendere omaggio, per sua scelta a due eccellenze dell’Abruzzo».
MODUS OPERANDI
Ballone commenta questa replica con un pizzico di veleno: «Soddisfatto? E’ una risposta, prendo atto. Ci fa comprendere il modus operandi della Regione. Faccio solo notare che noi siamo un’associazione di industriali, difendiamo le loro posizioni come è logico. D’Alfonso, invece, opera su un piano di interesse regionale. Però nulla ci vieta, su alcuni temi, di esprimere segnalazioni, anche in contrasto con il governatore. A volte i nostri contributi vengono recepiti, a volte le no. Fa parte della dialettica. Rottura? No, non c’è rottura».
LA REPLICA
Dal canto suo Luciano D’Alfonso, al Messaggero, smorza molto i toni: «Noi -dice con una metafora aziendale- siamo in associazione temporanea d’impresa con gli industriali, gli artigiani e i commercianti. Non vedo l’ora che ciascuno di loro ricominci a guadagnare esattamente come merita perché la ricchezza porta lavoro. In particolare con Confindustria ho rapporti strutturati. Quanto ai colloqui con Renzi, il premier tornerà molto presto a Pescara: mi impegno a offrire loro non solo l’occasione di un incontro, ma addirittura di una cena. A parte tutto, infine, il Masterplan è stato scritto a sei mani, due di queste sono di Confindustria».

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