E' una incompiuta, una delle tante in Val Vibrata. Si tratta della sede della stazione ferroviaria di Martinsicuro. La struttura c'è, è stata realizzata anni fa, con una sala di attesa, due bagni e un parcheggio. Mancano però ... le rotaie. La stazione doveva fungere in un primo tempo da Metropolitana di superficie, collegandosi alla Ascoli Piceno-Porto d'Ascoli, peraltro già attivata. La struttura che si trova in una vasta area vicino al Cimitero e alla variante alla statale 16, e tra via Moro e Via Colombo, non è mai stata resa agibile. Neanche, ovviamente, come "terzo binario" della linea locale Ancona-Pescara e di quella "nazionale" Bari-Bologna. Le diverse sollecitazioni del sindaco Paolo Camaioni sono andate a vuoto. Attenzione alle pressanti richieste, ma nulla di concreto. Una stazione a Martinsicuro, il Comune più grande in termini di abitanti di tutta la Val Vibrata, avrebbe una importanza strategica vista la posizione di confine tra Marche e Abruzzo, e degli indubbi ritorni economici. Proprio per dare più forza alle richieste di attivarla, si sta costituendo, presso la locale Pro-loco (che funge da punto di riferimento) un comitato per la stazione ferroviaria a Martinsicuro. L'iniziativa ha l'appoggio della totalità della gente truentina, stufa davvero di non vedersi riconosciuto questo diritto ad avere una struttura di trasporto funzionante. C'è tutto, come detto, mancano solo le rotaie. E il là dei vertici delle Ferrovie dello Stato. Oltre alla volontà politica. Sempre a Martinsicuro, sindaco e Giunta hanno inaugurato la sede dei Comitati di quartiere presso i locali comunali di Piazza L. da Vinci a Villa Rosa. Individuate le 9 aree con cui suddividere il territorio, ripartite 6 nel capoluogo e 3 a Villa Rosa. Comitati: Anfiteatro, Sacro Cuore, S. Rita, S. Lucia, Tronto, Santi Pietro e Paolo, Campo Casone, Nuova Rosa e Franchi. Sei costituiti con regolari elezioni. Per tre, siglati i Patti di collaborazione.