Non è un partito, per carità. Un movimento nuovo, un pensatoio, un think tank, tanto per usare le loro definizioni. Mettiamola così: quel che sarà di Idea, la nuova cosa fondata da Gaetano Quagliariello, ormai fuori da Ncd, lo scopriremo solo vivendo, magari in prossimità delle elezioni politiche. Per ora serve a vedere l’effetto che fa.
E a Pescara, venerdì scorso, dove il parlamentare eletto in Abruzzo ha portato anche Alfio Marchini, ha fatto un po’ di rumore. Soprattutto per la presenza di due consiglieri regionali, Gianni Chiodi e Mauro Di Dalmazio, che è il coordinatore regionale. Due acquisti di cui Quagliariello va orgoglioso: , nel senso che qui lo hanno seguito in due. Nessuna traccia invece di Filippo Piccone, rimasto ben ancorato a Ncd. Nè di Nazario Pagano, coordinatore di Forza Italia che però il giorno dopo si è giustificato con Di Dalmazio: assente giustificato quindi. Sul piano nazionale, invece, Quagliariello si è già schierato con Carlo Giovanardi, che su temi etici e unioni di fatto negli ultimi tempi ha dato il peggio di sè. A proposito: lo sa Giovanardi che qui in Abruzzo un po’ di ex, tra presidente e assessori, sono stati spazzati via da un’inchiesta che ha portato alla luce rimborsi e scappatelle facili? No, forse no. Ma d’altronde lui ha convissuto per anni nello stesso partito con Berlusconi e i nostri gli sembreranno dei chierichetti, al confronto.
In platea, comunque, ad applaudire la novità c’erano il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, il consigliere regionale Mauro Febbo, l’ex presidente della Gtm Michele Russo e tanti curiosi.
Chiodi, sfoderando una grossa dose di autoironia, ha detto che il centrodestra in Abruzzo <è vivo e vegeto> e che lui rimane saldamente in Forza Italia e che questo è solo un pensatoio. Penseranno molto, insomma. Fino alle prossime politiche: poi, quando si tratterà di stabilire seggi e candidature, magari lo scenario si farà più chiaro.
ps: pare che Marchini abbia sparato a zero su Berlusconi. Davanti ai forzisti. Che strana Idea, questa di Quagliariello.