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Pescara, 26/07/2024
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Data: 03/03/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac, eliminati altri nove dirigenti. Il direttore generale avrà più poteri. I vertici definiscono la riorganizzazione dell’azienda comunale.

Con la nuova macrostruttura appena varata dal tandem Rettighieri-Brandolese, in Atac scatta la scure sui dirigenti. Come anticipato dal Messaggero, nella nuova pianta organica approvata ieri dal nuovo direttore generale e dall’amministratore unico nominato da Tronca, i manager vengono ridotti di quasi il 20%. È prevista infatti «la soppressione di nove direzioni» su 52, spiegano dall’azienda, con l’obiettivo «di contribuire in maniera efficace al rilancio dei processi industriali, sia sul lato dei costi che delle prestazioni». Di certo attraverso la tagliola sui dirigenti, Atac si allinea ai livelli delle altre grandi municipalizzate dei trasporti del Paese. Fino a ieri infatti la partecipata del Campidoglio, con 52 dirigenti per gestire meno di 12mila dipendenti, 11.696, annoverava nel suo organico un manager ogni 224 lavoratori. Un record (negativo) se si fa un raffronto con le altre aziende del Tpl: a Milano, nell'Atm, i dirigenti sono 33, per 9.379 lavoratori. Quindi un manager ogni 281 dipendenti, oltre il 20% in meno rispetto alla Capitale. All'Anm di Napoli, dove lavorano circa 3mila dipendenti, i manager sono appena 11, uno ogni 272 impiegati.
LE DELEGHE
Ci saranno anche dei cambiamenti nelle leve di comando. Brandolese si occuperà «delle funzioni di controllo e delle attività societarie», mentre tutte le principali strutture gestionali «sono centralizzate nella figura del direttore generale, consentendo così l'istituzione di una catena di comando corta, che favorisca l'efficienza». Nascono poi due “macro-direzioni”: la Direzione Corporate e la Direzione Operations, che si occuperanno della «gestione e controllo dei ricavi» e della «generazione dei costi e dei servizi».
Secondo il diggì Rettighieri, la nuova organizzazione «insieme al nuovo contratto di servizio, consentirà all’azienda di unire l’obiettivo di una gestione efficiente con quello di un servizio adatto alle esigenze di una realtà complessa come è la Capitale. La sfida che Atac deve affrontare è una sfida di tutta la città».
I PROVVEDIMENTI
Rettighieri, approdato in via Prenestina a inizio febbraio, aveva subito fatto capire di voler rivoluzionare le gerarchie della municipalizzata dei trasporti. E così prima aveva allontanato il capo del Personale, Giuseppe Depaoli, ex manager Alitalia, poi aveva fatto sospendere di Luca Masciola, dirigente da 205mila euro l'anno, capo del personale di Trambus tra il 2008 e il 2009, all’epoca delle assunzioni di Parentopoli. Subito dopo aveva deciso di ritirare le deleghe ad altri due dirigenti: Emilio Cera, responsabile di Marketing, Sosta e Parcheggi e Franco Middei, al timone degli uffici Affari Legali, Patrimonio e Acquisti. Ora per i 9 dirigenti a capo degli uffici soppressi ci sono due alternative: verranno demansionati a quadri oppure si procederà alla risoluzione del contratto.

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