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Pescara, 26/07/2024
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Data: 05/03/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ntv, Cattaneo anticipa il ritorno all’utile e prenota altri 4 treni

MILANO Italo più veloce di una freccia, brucia le tappe e grazie ai risultati raggiunti dalla gestione di Flavio Cattaneo, investe in nuovi convogli in modo da aumentare le tratte collegate. Ieri mattina a Roma, il nuovo cfo Roberto Vitto, manager quotato con esperienza in primari gruppi, secondo quanto risulta al Messaggero, ha incontrato i rappresentanti di Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare, Bnl-Bnp Paribas, cioè le quattro banche che, l’estate scorso, hanno ristrutturato al 2031 debiti per 683 milioni. Agli istituti ha anticipato i dati del consuntivo 2015 che verrà approvato la prossima settimana (probabilmente giovedì 10), dal cda. L’andamento della principale società ferroviaria privata italiana controllata da Luca di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo con quasi il 40% avendo al fianco Imi Investimenti, Generali e lo stesso Cattaneo, sarebbe sorprendente. Ntv avrebbe anticipato i tempi del ritorno alla redditività positiva. Dalle carte consegnate agli istituti risulta che l’ebitda dello scorso esercizio sarebbe positivo per 50 milioni contro un margine lordo negativo di 10 nel 2014 e il budget rivela che salirà ancora nel 2016 almeno a 51 milioni. La spinta sarebbe arrivata dall’aumento dei ricavi in funzione di più passeggeri trasportati saliti dai 6,6 milioni del 2014 ai 9 milioni del 2015 con impatti dell’Expo non ancora chiari. Il maggior traffico generato si è tradotto di conseguenza in un aumento dell’8% dei ricavi passati dai 270 milioni (2014) ai 320 del rendiconto 2015. Diminuiti i certificati bianchi, il dispositivo in base al quale un’impresa, a seguito di un investimento che consente di ridurre i consumi di energia, può richiedere titoli di efficienza energetica (i certificati bianchi, appunto) in misura proporzionale al risparmio di energia conseguito: lo scorso anno sono scesi dai 29,8 milioni attesi ai 7,7 del consuntivo e non compresi nell’ebitda che quindi salirebbe a 58 milioni.
I PIANI FUTURI

Su questi numeri Cattaneo progetta una ulteriore fase di sviluppo: le linee strategiche spingono sull’intermodalità (treno, aereo, gomma), nuove tratte (Roma-Bari) e sul load factor dei nuovi convogli: ecco perchè chiede alle banche un sostegno. Nessun sacrificio, come di solito fanno le imprese in turnaround. Il top manager ex Terna che ha già commissionato ad Alstom 8 nuovi treni ad alta velocità con un costo di 150 milioni, è pronto a prenotarne entro giugno prossimo, altri 4. Si tratta del modello Evo, il treno ad alta velocità di Alstom: dovrebbero costare circa 75 milioni con consegna e operatività entro il 2018. E dai 25 treni attuali salirà a 37.
Per far fronte a questo nuovo investimento, Cattaneo ha bisogno di una capex, cioè liquidità da destinare a beni durevoli, di circa 80 milioni, somma per la quale viene chiesta alle banche una modifica degli accordi con la riduzione del cash-sweep, cioè il meccanismo per il quale la cassa, al netto dei costi, viene utilizzata a rimborso dei debiti.

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