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Pescara, 26/07/2024
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Data: 05/03/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Bertolaso vuole la prescrizione». L’ex capo della Protezione civile ancora assente in aula il giudice rinvia al 21 giugno: «Non posso fare altrimenti»

«Non sto qui ad analizzare la prescrizione. Io sono l’unico giudice monocratico, ho un carico tra gli 800 ed i mille fascicoli da trattare. Pur comprendendo la delicatezza del processo, non posso fare solo questo. Non mi voglio fare i conti». Una valutazione del giudice del Tribunale, Giuseppe Grieco, insieme alla smentita da parte dell’avvocato Giuseppe Di Napoli, uno dei legali di Bertolaso, della volontà dell’imputato di rinunciare alla prescrizione, come invece apparso non molto tempo fa sugli organi di stampa, che di fatto hanno innescato l’esplosione di rabbia dei familiari delle vittime del terremoto, prima in aula poi fuori l’aula di udienza. Il più arrabbiato di tutti, il medico chirurgo e consigliere comunale Vincenzo Vittorini (che nel terremoto ha perso moglie e una figlia) che ha gridato alla “farsa”.
«Se si voleva celebrale il processo si faceva una udienza a settimana – ha tuonato Vittorini – così ci si poteva prendere l’estate per pensarci e poi la sentenza poteva essere letta ad ottobre. Oggi avete la prova provata che Bertolaso fa operazione mediatica, dichiara alla stampa che rinuncia alla prescrizione, oggi non è venuto e si trincera dietro la prescrizione per salvare la propria pelle. Nei confronti delle 309 persone che sono state uccise da una strage di Stato. Lo venga a dire davanti al giudice che rinuncia alla prescrizione. Lo dicessero che questo processo non si vuole fare. Le telefonate non vengono ammesse perché? Perché c’è il timore di far sentire quello che si sono detti prima e dopo. La Procura – ha gridato il consigliere comunale - ci ha fatto perdere 4 anni con le richieste di archiviazione. E questo è un processo che viene equiparato agli altri. Il processo a Schettino prima di tutto non lo hanno fatto in un’aula misera, lo hanno fatto in un teatro. Oggi noi parti civili non avevamo neppure il posto per sedere. Bertolaso invece di stare qua va alla convention a Roma per candidarsi a sindaco». Poi un attacco alla città e al sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente: «Qui oggi non c’è nessuno, a Viareggio per i morti del treno deragliato c’erano cinquemila persone perché volevano la verità. I sei scienziati sono stati salvati perché il nostro sindaco ha detto che da quella riunione era uscito terrorizzato quando ha detto alla città che era stato tranquillizzato prima durante e dopo».
In strada poi sempre Vittorini e l’avvocato Maurizio Cora, anche lui come Vittorini, sopravvissuto del terremoto che gli ha portato via la vita di moglie e due figlie, hanno distribuito volantini in via XX settembre, di fronte al palazzo di Giustizia, con la dicitura “Bertolaso: rinuncerò alla prescrizione”, frase dichiarata sui media, e l’aggiunta a penna “Bugiardo”. Alcuni avvocati hanno annunciato di volersi rivolgere al Consiglio superiore della magistratura per chiedere un intervento alla luce dei troppi rinvii in questo procedimento delicato e importante.

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