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Pescara, 26/07/2024
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Data: 06/03/2016
Testata giornalistica: Mapero'
Zappagate, proposte indecenti

Caro Giancarlo: tutte le fregature del mondo cominciano così. E a distanza di un mese e mezzo dalla defenestrazione, una settimana dopo la presentazione del ricorso e della richiesta di risarcimento danni, dopo una decina di pareri ministeriali e di diverse avvocature tutti sfavorevoli, e vari tentativi di mediazione messi in atto dai dirigenti della Regione, tutti falliti, Luciano D’Alfonso se la cava così: una lettera al direttore defenestrato Giancarlo Zappacosta per dirgli che lui è bravo anzi braverrimo e proprio per questo gli offre, su un piatto d’argento ma molto scrostato, il servizio di “Europrogettazione”. Condito naturalmente con tutti i superlativi del caso: del tipo “solo tu puoi farlo”. Un servizio alle dipendenze di Giovanni Savini, un altro superdirettore caduto in disgrazia. Tanto in disgrazia che starebbe per abbandonare D’Alfonso e la Regione Abruzzo per assumere un incarico a Palazzo Chigi. E se così sarà, non gli farà certo buona stampa.

Giancarlo Zappacosta
Giancarlo Zappacosta
In effetti il piatto offerto a Zappacosta è un piatto indigesto, perchè il servizio di Europrogettazione è stato già messo a bando per ben due volte e lui non ha partecipato. Hanno però partecipato altri candidati, pronti a presentare ricorso. Ma tanto che fa, la Regione può sempre cambiare la delibera, anche col bando in corso. E’ già successo.

Ma anche la procedura è di quelle da manuale: la lettera inviata a Zappacosta il 26 febbraio scorso viene poi approvata con una delibera. In cui si spiega che .

Una serie di scoppiettanti complimenti che tendono probabilmente a contrastare l’ipotesi di mobbing che l’avvocato Valerio Speziale per conto di Zappacosta ha ipotizzato nel suo ricorso. Più che complimenti, sdolcinature: . E dopo avergli riconosciuto e addirittura , lo invita a un incontro, fissato per ieri.

Zappacosta non ha accettato l’incarico. Non fino a ieri, perlomeno. Intanto perché ufficialmente non è stato rimosso dalla Cultura e Turismo. E poi perché l’Europrogettazione tra l’altro lo porterebbe frequentemente all’estero e lui ora ha problemi di salute che glielo impediscono, problemi di cui il governatore è a conoscenza. Resta da capire a chi D’Alfonso intende affidare il Servizio Cultura e Turismo così brutalmente scippato a un direttore insediato tra l’altro con tutti gli onori neppure un anno fa. Le ipotesi si rincorrono.

Ps: E nel frattempo gli amici se ne vanno. Gli ex amici, per la precisione: Savini saluta, e tutto sommato D’Alfonso è contento. Sottovaluta però quanti spifferi possono arrivare dai collaboratori maltrattati.

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