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Pescara, 26/07/2024
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Data: 07/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Pin unico, parte l’identità digitale. Un solo codice per 300 servizi. Fisco, scuola e sanità vanno online

ROMA Un’unica password che apre a una nuova identità del cittadino, un’identità digitale. L’acronimo scelto è Spid, sistema pubblico d’identità digitale. Il debutto ufficiale è per domani, martedì 8 marzo. Per cominciare saranno accessibili online 300 servizi, dal fisco alla sanità, con un pool di una decina di amministrazioni. Chiunque vuole potrà fare richiesta. Ecco, alla vigilia del debutto, le principali avvertenze per Spid. La password unica. Una sola identità che rimpiazza i diversi codici esistenti, per entrare via web, senza fare code, nei servizi pubblici ma anche in quelli privati (la sfida è fare in modo che il sistema si estenda a tutti). Basta inserire il nome utente e una password composta da minimo otto caratteri, con alcune condizioni: almeno un numero e un simbolo speciale (%, #, $), mai segni uguali consecutivi, sia lettere minuscole che maiuscole. La password va aggiornata ogni sei mesi. I servizi online, dal fisco alla sanità. I servizi a cui si può accedere sono quelli pubblici: dal pagamento della Tasi al bollo auto. Anche le prestazioni sanitarie o il fascicolo dell’Inps sono gestibili via web, tramite pc, tablet o smartphone. Le indiscrezioni parlano per ora di 114 servizi dell’Istituto nazionale di previdenza (riscatto della laurea, richiesta degli assegni familiari), a cui si aggiungono 103 servizi dell’Inail (consultazione Cud, richiesta bollettini) e molti dell’Agenzia delle entrate. Ci sono poi sei regioni già pronte con alcuni servizi locali: Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Toscana. Tra i Comuni a fare da apripista sarà Firenze. Tre livelli di sicurezza, anche una sorta di smart card. Sono stati disegnati tre livelli di sicurezza, a seconda del servizio. Al livello base serve solo il Pin unico (username e password), al secondo gradino si affianca una “one time password” (usa e getta, come quelle degli home banking), al terzo si aggiunge una sorta di “smart card”. Come ottenere il Pin. Lo Spid arriva per raccomandata o per e-mail. Ma l’invio non sarà automatico, si deve fare richiesta al gestore dell’identità digitale. Per ottenere lo Spid occorre dare dati anagrafici. L’Agenzia per l’Italia digitale assicura che lo Spid è a costo zero (esclusa la “smart card”). Le tappe, partenza in ritardo, ora di corsa. La prima password doveva essere rilasciata dopo l’estate e si puntava ad avere già 3 milioni di utenti a settembre dello scorso anno, poi c’è stato un rinvio. Marzo dovrebbe essere il mese giusto, vista la presentazione in calendario, annunciata dal ministro Madia. L’intento è quello di accelerare per arrivare entro il 2017 ad avere tutti i servizi pubblici online.



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