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Pescara, 26/07/2024
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Data: 07/03/2016
Testata giornalistica: Clickmobility
Alessandria: l'Atm in liquidazione. Il 2015 si è chiuso con un deficit di 8 milioni

Il cda di Atm ha confermato che il deficit è di 8 milioni e non di 2 come ipotizzato a giugno.

Si attende ancora l'ufficializzazione del collegio sindacale dei revisori dei conti ma sull'ammontare del "buco" di bilancio non ci sono più dubbi.
La situazione difficile è ora nelle mani del Comune, azionista quasi totalitario (ha il 94,4% di quote) che in un
comunicato stampa parla di un non più rinviabile e «radicale percorso di riforma strutturale dell'azienda». Strada obbligata sembrerebbe la messa in liquidazione di Atm, con i commissari liquidatori che per prima cosa mettano mano al piano industriale di razionalizzazione chiesto dal consiglio comunale fin dall'agosto 2014.
L'ipotesi è quello di un salvataggio del solo Tpl con un taglio dei costi attorno al 10% che si tradurrebbe in una diminuzione del servizio (taglio di linee). Per il servizio scuolabus si fa strada l'esternalizzazione a onlus o altri enti di pubblica assistenza come le «croci». Poi ci sono i parcheggi. Il Comune pare intenzionato a sollevare Atm dal «nolo» del maxi mutuo di via Parma e le banche (Intesa, Unicredit, Bpm).
Per mantenere i livelli occupazionali l'ipotesi sul tavolo è quella di coinvolgere altre aziende partecipate come
Alegas e Aral. L'Amag, dovrebbe invece acquisire i bus, sopportando anche un consistente esborso di circa 5 milioni, l'equivalente dei crediti che aveva con Atm e che ora non sono più esigibili.
Sulla fattibilità del piano rimangono ancora punti da chiarire. Quello che emerge è che il Comune di Alessandria vuole scongiurare il fallimento di Atm. Il controllo sui trasporti pubblici è l'unico strumento in capo all'amministrazione che consente di rendere operative le scelte sulla mobilità e sulle politiche ambientali.

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