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Pescara, 25/07/2024
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Data: 09/03/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Trasporti e infrastrutture in Abruzzo - Dal caso-Ryanair alle varianti Toto. D’Alfonso da Delrio con l’agenda piena «I piccoli scali devono vivere: superare i paletti rigidi dell’Europa».

L'AQUILA Si partirà dal cielo, dal traffico aereo e dalla minaccia-annuncio di Ryanair di abbandonare l'aeroporto d'Abruzzo e si arriverà a terra, al traffico sulle strade, quello lungo la Barisciano-Bussi e quello sulla Strada dei Parchi. Per il presidente Luciano D'Alfonso quello di oggi sarà un incontro fondamentale per evitare l'isolamento dell'Abruzzo: al cospetto del ministro Graziano Delrio, cercherà di convincere il Governo ad intervenire, o meglio a permettere alla Regione di intervenire, per salvaguardare i collegamenti via terra e via aria. «Il passaggio con il Ministro serve per sedersi al tavolo con mister O’Brien il 15 marzo prossimo con le carte giuste - spiega il governatore - e cioè la possibilità di una norma che permetta di superare le limitazioni imposte dall'Europa al sostegno delle compagnie low cost. E' un tema europeo, per il quale sono stato autorizzato ad elaborare dal Coter (la commissione europea per la coesione territoriale, ndr) una proposta che interessa tutto il Vecchio Continente: gli effetti di questa norma, che comunque l'Europa si era prefissata di verificare, porterebbero ad un appesantimento del traffico nei grandi aeroporti e condannerebbero quelli più piccoli, con la prospettiva di perdere circa 2 milioni di voli l'anno». A Delrio D'Alfonso chiederà poi di sostenere l'intervento sulla Barisciano-Bussi: circa 45 chilometri di curve da mettere in sicurezza per avvicinare Pescara all'Aquila. Un progetto da circa 150 milioni di euro.
L’ALTRA PARTITA

Poca roba rispetto alla partita che si gioca sulla Strada dei Parchi: l'investimento da quasi 6 miliardi di euro che Toto vuole fare attraverso la realizzazione di una bretella da Bussi a Cerchio, oltre ad un accorciamento su Torano e nella parte laziale. «E' un progetto che va valutato e che può essere utile - spiega D'Alfonso - a condizione che vengano rispettati alcuni paletti: non bisognerà allungare per nessuno il percorso verso Roma, non si dovrà avere nessun onere aggiunto per gli enti territoriali, non si dovranno pregiudicare i beni ambientali, dovrà essere aumentata la sicurezza e fissato un aumento massimo sulle tariffe che non superi il 2% l'anno». Nella risposta di D'Alfonso, la conferma che la Regione non intende accollarsi, né fare accollare all'Anas, la gestione e la manutenzione del tratto di A25 che passa per i caselli di Pratola-Sulmona, Cocullo e Pescina (quello che diventerà cioè una sorta di asse attrezzato). Ma per il Forum H2O si tratta comunque di «un'opera che serve solo a Toto. Una gallina dalle uova d'oro che si nutre del prezioso materiale che sarà estratto dai tunnel con cui si mette a rischio il bacino idrico - spiega Augusto De Sanctis - e che comunque ricadrà sulle tasche dei contribuenti, perché il credito d'imposta, in fondo, sono soldi che vengono sottratti al fisco». E poco contano, per il Forum, le dichiarazioni fatte al Messaggero dall'Ad Cesare Ramadori, che aveva definito «senza autorevolezza» lo stop al progetto dato da un funzionario del ministero: «Ad oggi quel no - continua De Sanctis - è l'unica risposta ufficiale».

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