Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.579



Data: 09/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
«Che errore sarebbe dare tanti soldi a Ryanair»

Gentile Direttore, sono d’accordissimo con quello che ha scritto il comandante Emidio Isidoro sul ’Centro’ di ieri (leggi l'articolo), soprattutto nell'ultima parte: sarebbe un grave errore " confermare una sola Compagnia (Ryanair) per le destinazioni che vuole, è il piu' grosso errore manageriale che si possa commettere. E ad un prezzo altissimo" E io aggiungo, da passeggero, che questa negoziazione del 15 Marzo, la Ryanair non se la farà scappare di mano per ottenere un accordo finale positivo, perché per me avrebbe tutte le intenzioni di continuare con le ricche rotte da e per Pescara.
Quello che invece il buon Governatore Luciano D'Alfonso dovrebbe fare, è di negoziare con la compagnia in modalità d'attacco, per farle capire che ci saranno senz'altro altri vettori interessati! Sempre da passeggero, auguro davvero l'arrivo di altri vettori; chissà, magari altri saranno più cortesi verso i passeggeri. Modestamente credo di poter fare questa affermazione dopo aver fatto almeno un migliaio di voli con tante diverse compagnie aeree.
Rolando Scapellato, Pescara

Si può desiderare di vivere in un mondo migliore, in cui negli affari non vige la legge del più forte. Ma poi bisogna prendere atto della realtà e temo che nella vicenda dell’aeroporto di Pescara il coltello per il manico ce l’abbiano i signori di Ryanair: non vedo tutte queste compagnie pronte a sbarcare nello scalo d’Abruzzo e ho l’impressione che il tentativo di un bluff in questo senso sia destinato a fallire miseramente, davanti a negoziatori formidabili come quelli del vettore low cost più importante del mondo. Ryanair se ne vuole andare non solo (o non tanto) perché il governo ha aumentato le tasse aeroportuali, ma soprattutto perché trova sempre più spazio nei grandi aeroporti di Roma e Milano, decisamente più attraenti in termini di traffico. Due giorni fa la compagnia ha annunciato nuove rotte da Malpensa a Porto e da Orio al Serio a Belfast, portando a 67 i collegamenti dai due scali e a 10 milioni e mezzo i clienti annui nell’area di Milano. Guarda caso i nuovi voli decorreranno da ottobre, data per la quale è previsto l’addio a Pescara, che ha dimensioni neppure paragonabili agli aeroporti di cui sopra. Forse si riuscirà a salvare due-tre collegamenti, spendendo il meno possibile, ma il contraccolpo per lo scalo pescarese sarà comunque notevole.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it