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Pescara, 25/07/2024
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Data: 09/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Tagli alla Brioni, oggi sciopero. Lavoratori e famiglie in corteo. La protesta contro gli esuberi di Penne

PENNE Dieci autobus, 9 in partenza dallo stabilimento di Penne e uno da Montebello di Bertona. Oltre 400 dipendenti Brioni pronti a far sentire la propria rabbia per i tagli annunciati dalla proprietà del magnate François-Henri Pinault, la holding francese Kering. La maxi protesta, che partirà da Penne intorno alle 9, seguirà il tragitto dei bus di linea Penne-Pescara, passerà da Loreto Aprutino e farà tappa prima in via Rigopiano, a Pescara, e poi si sposterà intorno alle 10,30 in via Passolanciano, dove si darà il via al sit-in. Striscioni, bandiere e soprattutto tanta voglia di poter continuare a svolgere il proprio lavoro: questi i principali ingredienti con i quali i lavoratori dell’atelier d’alta moda pennese si preparano a invadere pacificamente Pescara. Oltre ai dipendenti della Brioni ci saranno tantissimi cittadini e tante associazioni che hanno deciso di manifestare in difesa del diritto al lavoro dei dipendenti Brioni e a sostegno di una vertenza che interessa l’intero territorio vestino. In totale sono attese alla manifestazione oltre mille presenze. Ieri, intanto, i lavoratori a rischio della maison del lusso pennese, hanno ricevuto la solidarietà dei commercianti del centro storico vestino che hanno esposto sulle proprie vetrine manifesti contro i 400 posti di lavoro a rischio e il sostegno dei lavoratori dello stabilimento Roman Style (ex camiceria Burini) di Curno. Oggi anch’essi sciopereranno. Braccia consorte per 4 ore in concomitanza con la manifestazione di protesta che i dipendenti vestini terranno a Pescara. I sindacati hanno stimato che qualora venissero confermati i circa 400 esuberi in Brioni si verificherebbe una ricaduta negativa sul territorio Vestino di circa 500 mila euro al mese. Insomma, un vero e proprio tsunami economico che Penne e tutti i comuni limitrofi vogliono e devono evitare a tutti i costi. La giornata di protesta di oggi, solo una prima tappa di quel che si prospetta una lunga e spigolosa vertenza, vedrà il suo punto focale nel tavolo di lavoro che si consumerà intorno alle 12,30 tra i rappresentanti della Regione Abruzzo, l’amministrazione comunale di Penne e i rappresentanti delle sigle sindacali. La vicenda legata agli esuberi in Brioni, che giustamente ha assunto e dovrà assumere sempre più un rilevo nazionale, sarà discussa oggi, alle 15, anche durante il Question Time alla Camera dei deputati, durante il quale i ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico risponderanno all’interrogazione presentata dal deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, Gianni Melilla. Gli organizzatori dello sciopero hanno chiesto ai manifestanti di far sentire il loro grido di dolore attraverso un’invasione pacifica e colorata. La Brioni, divisa da qualche tempo in una doppia società - Brioni Spa che si occupa della parte amministrativa dell’azienda e Roman Style spa che gestisce la produzione -, conta 1.200 dipendenti e perderne 400 significherebbe privarsi di ben un terzo dei lavoratori. I sindacati nei giorni scorsi hanno chiesto a Brioni di presentare il piano industriale, di esplorare tutte le attività di insourcing fattibili e di andare a esplorare tutte quelle attività che possano portare ulteriori volumi a Roman Style, sia all’interno che all’esterno del gruppo Kering. Nell’ultimo periodo le commesse Brioni sono letteralmente crollate ed è per questo che la Kering ha deciso per tagliare una fetta delle utenze produttive. Secondo molti lavoratori Brioni, ascoltati durante la maxi assemblea tenutasi all’interno dello stadio comunale, le commesse sarebbero scese a causa di scelte sbagliate dal punto di vista produttivo, che non hanno pagato e hanno ingigantito notevolmente la forbice tra capi prodotti e risposte dai mercati.

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