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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/03/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Alfonso contro Pietrucci: idillio finito sul Masterplan arrivano quasi alle mani

L'AQUILA Petto a petto, gli sguardi incrociati alla sfida e le parole a tagliare l'aria pesante. C'è mancato davvero poco, ieri, che il presidente Luciano D'Alfonso e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci venissero alle mani durante i lavori del consiglio: una possibile «rissa» sedata, non senza coraggio, dall'assessore Silvio Paolucci, frappostosi fisicamente tra i due «pesi massimi»: «l'uomo venuto dalla pietra», come si è definito lo stesso D'Alfonso e il rugbista palestrato. Che la luna di miele tra il consigliere aquilano e il presidente di Manoppello fosse finita da un po', si era capito dal duro scontro avuto sulla nomina di Rinaldo Tordera alla guida della Asl1 e ieri Pietrucci ha cominciato a far sentire «l'aria dell'aquilanità», sfidando D'Alfonso davanti al suo trono: «Devi avere rispetto per la mia città», gli ha detto. Quanto basta per provocare la reazione del presidente che, d'altronde, sulla sua scrivania si è visto recapitare più di una lettera dal consigliere dell'Aquila in cui si elencano le sottrazioni e la marginalizzazione ai danni del capoluogo.
LA SFIDA FINALE
Una resa dei conti arrivata, non a caso, ieri, giorno in cui, cioè, il presidente si è recato a Roma per definire gli ultimi ritocchi al Masterplan. E proprio sul documento di investimenti straordinari che Pietrucci ha lanciato il suo anatema: il mancato finanziamento per l'aeroporto di Preturo che doveva diventare un Contact center del Dipartimento di protezione civile nazionale; il mancato finanziamento della pista ciclabile polifunzionale Aterno a vantaggio dei circuiti della costa e la mancata attenzione (ovvero di fondi) ai bacini sciistici del Gran Sasso e di Prati di Tivo, con 42 milioni di euro, invece, previsti all'Aremogna e 25 per Passo Lanciano e la Majelletta. «La mancata attuazione di queste richieste - ha scritto Pietrucci - aprirebbe una seria e ampia riflessione sulle politiche messe in campo fino ad oggi».
CULTURA DIMENTICATA
Non è solo il Masterplan, che in verità qualche decina di milioni di euro per L'Aquila li prevede, il solo problema: la lamentatio di Pietrucci è anche sulla cultura «questa sconosciuta» e sul collegamento ferroviario L'Aquila-Roma. Insomma non è un bel momento per la maggioranza: il non voto ieri di Lucrezio Paolini («sostituito» da quello di D'Ignazio) per la nomina di Daniela Valenza alla presidenza dell'Ersi (ente regionale per il servizio idrico integrato) ne è un altro esempio. «Ho ritenuto assumere una posizione non in linea con la maggioranza durante la votazione in aula - spiega Paolini -. Ritengo che la scelta della terna dei nomi aspiranti alla carica di presidente dell'Ersi avrebbe dovuto seguire un iter maggiormente condiviso». Un po' come successo, insomma, per il Garante dei detenuti, votazione ieri saltata per l'ennesima volta, con l'impegno ad ascoltare ai capigruppo la candidata Rita Bernardini. E poi ancora la legge sugli accreditamenti delle cliniche private: anche questa rispedita in commissione dove pure era già passata. Sono state le osservazioni fatte da Confindustria, in questo caso, a bloccare la mano di alcuni consiglieri di maggioranza. Tutti a casa in tempo per la cena.

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