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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/03/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sconto fiscale per trattenere Ryanair

Ridurre o cancellare del tutto, a partire dal prossimo mese di giugno, l’aumento delle tasse aeroportuali che aveva spinto Ryanair a girare le spalle a gran parte degli scali italiani, compreso quello d’Abruzzo. Il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Graziano Delrio, assume un impegno importante a nome del governo che corre veloce sull’Autostrada dei parchi quando Luciano D’Alfonso rientra dalla missione romana per unirsi ai lavori dell’Emiciclo. «Abbiamo raggiunto un risultato importante - commenta a caldo il presidente della Regione -, nei prossimi giorni accompagnerò personalmente i vertici di Ryanair dal ministro per definire meglio tutti i dettagli». In realtà una partita che l’Abruzzo non gioca da solo, visto che al prossimo vertice con Delrio ci sarà anche il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni. La compagnia low cost irlandese ha infatti minacciato di lasciare a terra i passeggeri di altri scali importanti, da Alghero a Crotone, e qualcuno nei dicasteri economici deve avere fatto i suoi conti: a chi giova l’aumento delle tasse aeroportuali se solo in Abruzzo la presenza di Ryanair vale circa un miliardo di euro in termini di pil? Ma non è stato questo l’unico argomento trattato con il ministro, come spiega il consigliere delegato ai trasporti, Camillo D’Alessandro: «Il governo accompagnerà le funzioni dei piccoli aeroporti iniziando a ragionare non più in termini di mobilità aerea ma di spazi comuni aerei. Su questo si è aperta una riflessione anche in Europa. Per fare un esempio a noi vicino, sarebbe la fine della competizione con Ancona».
E a proposito di rapporti di vicinato, ieri è stata trattata anche la questione dei porti. D’Alfonso e D’Alessandro hanno riproposto al ministro il dossier che suggerisce di far convergere gli scali di Ortona e Pescara sotto l’autorità portuale di Civitavecchia e non di Ancona, come nei piani di Palazzo Chigi. Delrio ha ribadito che la scelta di Ancona ha una sua logica, legata al corridoio adriatico delle reti Ten-T, una conquista tra l’altro recente dell’Abruzzo dopo la lunga battaglia in Europa. D’Alfonso ha spiegato che altrettanto strategica è la connessione orizzontale con il Tirreno che andrebbe a completare, e non ad intralciare, la direttrice adriatica e i collegamenti con i Balcani. «Abbiamo spiegato - aggiunge D’Alessandro - che per l'Abruzzo non è una questione di geografia ma, come diceva Churchill, di funzione geopolitica». La questione però resta sospesa: il ministro ha solo assicurato di riprendere in esame il dossier. Entra invece nei programmi del governo il finanziamento della Pescara-L’Aquila lungo la statale 17. Costerà 3milioni di euro a chilometro. Quelli da coprire sono 140.

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