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Pescara, 25/07/2024
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Data: 11/03/2016
Testata giornalistica: Clickmobility
Trenord, la Regione Lombardia pronta a scendere sotto il 50 per cento. Nelle prossime settimane sono attesi incontri con l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini. Il Presidente Maroni apre la trattativa con Fs

A determinate condizioni la Regione Lombardia è pronta a cedere a Fs il controllo di Trenord. Sul tavolo della trattativa il Presidente della Regione vuole portare alcuni temi: il modello e l'assetto di governance e gli investimenti necessari a garantire un miglioramento del servizio.
Nelle prossime settimane sono attesi incontri con il nuovo amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, il bresciano Renato Mazzoncini, per tastare concretamente l'interesse di Fs ad aumentare il proprio impegno nella società che gestisce il trasporto su ferro in Lombardia.
Per ora si tratta di una ipotesi, ma già nei giorni scorsi si è avuto un primo informale incontro tra i due presidenti e, secondo indiscrezioni, dell'idea ne sarebbe stato informato anche il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
Un indizio della possibile nuova stagione di Trenord, Maroni lo ha dato lunedì, durante il suo intervento alla giornata di apertura della Mobility Conference, organizzato da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano.
«Con il nuovo amministratore delle Ferrovie Mazzoncini - ha dichiarato Maroni - stiamo lavorando a un nuovo progetto». L'obiettivo, ha spiegato, è quello di «intervenire sul sistema ferroviario lombardo, che ha una sua specificità: la Lombardia è infatti l'unica Regione in cui il trasporto regionale è gestito attraverso una società che è per il 50% della Regione», attraverso il Gruppo Fnm, e per l'altra metà di Trenitalia, del Gruppo Fs.
Alla base della decisione del vertice della regione il giudizio secondo cui l'attuale assetto «non permette il consolidamento a nessuno dei due soggetti».
Il governatore ha inoltre sottolineato che le risorse destinate a Trenord sono uscite solamente dalle casse della Regione.
A favorire la svolta la recente nomina di Mazzoncini ai vertici del colosso ferroviario.
L'Ad di Fs ha infatti ribadito che nel nuovo piano industriale, che verrà presentato entro l'estate, il trasporto locale ha un ruolo di primo piano. Fs, ha chiarito Mazzoncini, «avrà un focus forte sul trasporto pubblico locale, sulle merci, sul potenziamento della parte infrastrutture e sull'internazionalizzazione del gruppo». In questa ottica e a fronte di nuovi e importanti investimenti c'è tutto l'interesse della Regione a fare un passo indietro.
Non solo nuovi treni, dunque, ma anche interventi sulla rete: dal collegamento dell'Alta Velocità con Malpensa al raddoppio della Cremona-Mantova.
Sul fronte politico, le opposizioni frenano di fronte all'ipotesi avanzata dal presidente Maroni: per il segretario regionale del PD del Alessandro Alfieri «la governance di Trenord è un tema di estrema delicatezza perché incide sulla qualità di un servizio che riguarda i pendolari lombardi. Serve una discussione ampia e un indirizzo politico che solo l'aula può dare». Il M5S risponde invece con una controproposta: «È necessario puntare alla maggioranza in Trenord per pianificare gli investimenti, puntando a trasformare la società nel vettore di trasporto pubblico su rotaia dell'intero Nord Italia. Per farlo si potrebbe diminuire la quota della Regione in Fnm dal 57 al 51%, garantendosi comunque il controllo e al contempo un rientro di capitali da far confluire in investimenti sul materiale rotabile».
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