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Pescara, 25/07/2024
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Data: 14/03/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Asse attrezzato a pagamento rispunta l’ipotesi pedaggio. Il raccordo Pescara-Chieti ha costi alti di manutenzione, l’Anas a caccia di alternative. Il governatore D’Alfonso si attiva mentre il capogruppo di Fi, Sospiri lancia l’allarme

Pedaggio sull’asse attrezzato, ci risiamo. A quattro anni dalla battaglia che nell’estate 2011 ha visto politici, sindacati e categorie produttive fare fronte unico con successo contro l’ipotesi della tassa sul raccordo autostradale Pescara-Chieti, ecco che si ripropone lo spauracchio dello sgraditissimo balzello.
MANUTENZIONE COSTOSA. Sarebbe un problema di manutenzione, con gli costi elevati che questa comporta ogni anno, a far temere l’introduzione del pedaggio sull’asse attrezzato. Secondo indiscrezioni, da prendere come tali, l’Anas non sarebbe più disposta ad occuparsi della manutenzione dell’arteria proprio a causa degli alti costi di gestione a fronte di nessuna entrata ovvero di risorse insufficienti. Il governatore Luciano D’Alfonso si sarebbe attivato per trovare altri soggetti che però, in cambio, avrebbero chiesto ovvero avrebbero prospettato l’esigenza di un tornaconto a fronte di una eventuale disponibilità, da qui l’ipotesi concreta del pedaggio.
L’ALLARME. A lanciare il grido d’allarme è il consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, che questa mattina terrà una conferenza stampa sull’argomento. «Sì, c’è il rischio che torni l’ipotesi del pedaggio sull’asse attrezzato - conferma - e lo desumo da documenti della Regione, a firma del presidente Luciano D’Alfonso, che noi di Forza Italia ci siamo procurati con una richiesta di accesso agli atti» spiega Sospiri. Documenti parziali, in verità: «Si tratta di carte che fanno parte di una fitta corrispondenza del governatore con Toto per l’Autostrada dei parchi, con l’Anas e con la società Autostrade - dice ancora il capogruppo forzista -. Non abbiamo completezza di documenti e quindi di informazioni, ma si capisce che sul balzello per l’asse attrezzato c’è molto di più che una semplice ipotesi, visto che l’Anas non sarebbe più disposta ad accollarsi le spese di manutenzione. Nel rendere pubbliche queste carte cercheremo di saperne di più ed è quanto chiediamo di spiegare alla Regione e allo stesso governatore» ha concluso Sospiri.
EMERGENZA SICUREZZA. E’ fuor di dubbio che l’asse attrezzato necessiti di corposi investimenti per la tenuta dell’infrastruttura e soprattutto per la tutela degli automobilisti. La mancanza di sicurezza è venuta alla luce in modo drammatico di recente con almeno quattro casi di veicoli che si sono immessi contromano attraverso le rampe in tre punti diversi, gli ultimi due appena la scorsa settimana e solo per micarolo non ci sono stati incidenti. La prima situazione, il 3 dicembre scorso in zona Dragonara, ha invece determinato un tragico schianto nel quale hanno perso la vita due 47enni. Continui su questa strada sono anche gli incidenti.
LE RICHIESTE DELLA POLSTRADA. Fondo stradale ammalorato e gravi carenze nella segnaletica soprattutto alle rampe d’accesso hanno perciò spinto la Polizia stradale di Pescara, diretta dal vice questore aggiunto Silvia Conti, a sollecitare interventi per la messa in sicurezza dell’asse attrezzato. Richieste che sono state esposte formalmente agli enti interessati in un recente tavolo coordinato dal prefetto Francesco Provolo. Interventi che determinano spese e quindi un aumento di costi che pesano anche per un colosso dalle spalle larghe qual è l’Anas. Motivo in più per far pensare alla tassa di pedaggio, destinata come quattro anni fa a sollevare un coro di no.

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