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Pescara, 25/07/2024
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Data: 15/03/2016
Testata giornalistica: Prima da Noi
Asse attrezzato a pagamento: rispunta l’ipotesi per fare cassa? Toto: «congetture»La giunta D’Alfonso intanto smentisce su tutta la linea

ABRUZZO. C’è una possibilità che l’asse attrezzato diventi a pagamento? Secondo Forza Italia che ha convocato una conferenza stampa per questa mattina ci sarebbero documenti che proverebbero non solo l’intenzione ma anche una concreta possibilità che questo accada.
La notizia fa piombare il Pescarese indietro di 5 anni quando l’Anas, grazie anche ad una sponda nel governo di centrodestra, decise di rendere a pagamento alcuni tratti stradali gestiti, tra i quali c’erano anche l’asse attrezzato che da Pescara arriva a Chieti e fino all’ingresso dell’autostrada per Roma. Furono settimane calde di proteste e manifestazioni e di pressioni sul governo che poi alla fine sospese il provvedimento che non è mai più entrato in vigore né riproposto dai successivi governi.
Ora che cosa è cambiato? Cosa fa lanciare l’allarme a Forza Italia?
LA SCOPERTA
I consiglieri di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo hanno spiegato in conferenza stampa che mentre leggevano le carte spinti dalle preoccupazioni per le sorti della Valle Peligna in seguito ai lavori programmati per l’A24 e l’A25, sugli assi Carsoli-Torano e Collarmele-Tocco, sono sobbalzati leggendo la corrispondenza del Governatore D’Alfonso che, l’11 luglio 2015, risponde all’amministratore delegato di Strada dei Parchi, Cesare Ramadori, e affronta le criticità sui due tratti autostradali, ma anche sul ‘raccordo autostradale A25 – Pescara centro’ (ovvero l'asse attrezzato) e gli dice di aver costituito un gruppo di lavoro per valutare i progetti, riscontrare le problematiche, facendo riferimento all’ipotesi di isolamento dal flusso autostradale della Valle Peligna.
E poi, all’improvviso, nella seconda pagina della lettera, afferma «si uniscono alle precedenti criticità anche quelle legate agli aspetti economici connessi alla gestione, alla tariffazione e all’introduzione di nuove tratte di raccordo autostradale con pagamento del pedaggio, tra la A25 e il centro di Pescara».
«Ora, già è una follia che per raddrizzare due curve si vogliano costruire 7 gallerie», dicono da Forza Italia, «ma perché si parla della ‘tariffazione dell’asse attrezzato’?»
Dalla documentazione, dunque, incombe chiaramente il pericolo che l’asse attrezzato Chieti-Pescara torni con il pedaggio, un pericolo sventato proprio da Forza Italia con due ricorsi vinti, il primo al Tar, il secondo al Consiglio di Stato quando a proporre il provvedimento fu lo stesso centrodestra a firma del ministro Tremonti.
«D’ALFONSO MOSTRI TUTTO IL FASCICOLO»
Ora Febbo e Sospiri hanno chiesto tutto il fascicolo prodotto dal gruppo di lavoro costituito con delibera del 5 maggio 2015: «siamo a un anno di distanza e dunque quel Tavolo avrebbe dovuto analizzare i progetti ed esprimere pareri sulla messa in sicurezza dell’A24 e dell’A25 e su quelli che erroneamente il Presidente definisce ‘raccordi autostradali’. Un errore che presuppone una negatività perché l’origine della nostra vittoria al Tar è stata proprio che l’asse attrezzato non è un ‘raccordo autostradale’, non è un collegamento tra un’entrata e un’uscita di due autostrade diverse, perché io posso anche entrare sull’asse attrezzato da piazza della Marina per scendere alla Camera di Commercio, non necessariamente per andare a prendere l’autostrada, dunque l’asse attrezzato è semplicemente una viabilità suppletiva alla Tiburtina, ossia una strada a scorrimento veloce parallela alla Tiburtina realizzata per liberare il centro urbano abitato dall’elevato volume di auto, volume di traffico che, istituendo il pedaggio sull’asse attrezzando, tornerebbe dritto sulla Tiburtina paralizzandola».
Secondo Sospiri il fatto che il presidente della Regione Abruzzo chiami l’asse attrezzato ‘raccordo autostradale’ va a indebolire quella impostazione che ci ha portati alla vittoria del Tar.
Il sospetto di Forza Italia è questo: nel Master Plan ci sono i fondi per la manutenzione dell’asse attrezzato, ma l’Anas sta attuando una politica di dismissione dei propri tratti stradali, a questo punto l’Anas potrebbe aver deciso di cedere a Strada dei Parchi la manutenzione dell’asse attrezzato, ma Strada dei Parchi, per accettare, potrebbe aver chiesto anche l’istituzione del pedaggio.
DUE PUNTI FERMI
Dunque ci sono solo due punti fermi: il primo è che certamente si tratta il tema del pedaggio, perché è il presidente D’Alfonso a parlarne nella sua corrispondenza come di una ‘criticità’; il secondo è che non si sa a che livello si tratti il tema perché le carte sono secretate: «D’Alfonso ci dia il fascicolo che è l’analisi del suo tavolo di lavoro, della sua équipe di valutazione, consenta a tutti gli abruzzesi di leggere quel fascicolo e di seguire la corrispondenza tra Strada dei Parchi, ossia Toto, l’Anas e la Regione Abruzzo. È chiaro che Forza Italia, che non ha permesso a Berlusconi e Tremonti di istituire un simile provvedimento, figuriamoci se lo permettiamo alla Regione Abruzzo-Governo Pd per una partita di giro e di incastro che non si chiude, ovviamente ricorreremo con ogni strumento, partendo dall’errore della Regione Abruzzo perché l’asse attrezzato non è un raccordo autostradale e lo hanno sancito due gradi di giudizio».
«L’Anas non pensasse di sgravarsi – ha insistito il Capogruppo Sospiri -: è l’Anas che deve fare la manutenzione dell’asse con le tasse che gli abruzzesi gli hanno già pagato».
LA SMENTITA
Intanto senza sapere nel merito la scoperta fatta dai consiglieri di Forza Italia, D’Alfonso ben prima della conferenza stampa ha fatto smentire la notizia dal consigiere Alberto Balducci che ha spiegato in una nota: «il tema di un fantomatico pedaggio per l’asse attrezzato non è mai stato all’ordine del giorno e non lo sarà mai con la giunta D’Alfonso. Non capiamo – prosegue Balducci – come si possano mettere in giro certe ipotesi. Si tratta di affermazioni di pura fantasia fondate su interpretazioni del tutto personali. A ventilare questa possibilità nel 2010 fu una persona che ha un nome e un cognome: Giulio Tremonti, ex ministro del centrodestra, ma grazie alle proteste popolari e alla contrarietà di mezzo Parlamento la sciagurata proposta fu ritirata».
Ma Sospiri ha replicato: «vuol dire che chiameremo Balducci e gli faremo leggere le carte che il suo presidente non gli mostra, nelle quali lo stesso Governatore esprime le sue ‘preoccupazioni’».
TOTO: «CONGETTURE»
Ma anche la Toto smentisce la versione di Forza Italia e in una nota la società spiega: «il Gruppo Toto non gestirà l’Asse Attrezzato. E sono frutto di pura fantasia le congetture circa il passaggio sotto la controllata Strada dei Parchi della superstrada che collega Pescara alla A25. Le ricostruzioni che sono circolate nelle ultime ore, riprese e citate da alcuni quotidiani e siti web, dunque, sono destituite di fondamento. E da considerarsi alla stregua di esercitazioni accademiche di allarme, almeno per quanto di nostra conoscenza».

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