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Pescara, 25/07/2024
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Data: 16/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
E grazie anche agli emigrati torna il Torino Pescara. Previsti tre voli settimanali a partire da ottobre La spinta decisiva è arrivata dal basso con la costituzione di uno specifico gruppo su Facebook

PESCARA La notizia era nell’aria ed è coincisa con la riunione di Regione e Saga con Ryanair. Dal prossimo 3 ottobre torna il volo Torino-Pescara richiesto dagli industriali della Val di Sangro e da Fiat in particolare, ma anche dai tanti pendolari abruzzesi che si trovano in Piemonte. Alcuni di essi hanno costituito un gruppo facebook “Volo Low-Cost Torino Pescara” e giusto sabato si erano ritrovati a cena a Torino richiamando l’attenzione anche della Rai regionale. Il collegamento sarà operato da Blue Air, compagnia privata romena, con Boeing 737. L’annuncio è stata dato nel corso di un evento alla Mole Antoneliana. Pescara rappresenta infatti la quindicesima rotta della società romena che ha scelto Torino come base dei propri collegamenti nazionali ed internazionali. Il nuovo collegamento sarà operativo a partire da ottobre e avrà tre frequenze settimanali – lunedì, mercoledì e venerdì – . Prezzi a partire da 19,99 euro (tasse incluse, i posti sono limitati) su www.blueairweb.com, tramite il call center al numero 06 48771355 e nelle agenzie di viaggio. All’aeroporto di Torino Caselle sarà possibile trovare le coincidenze per le altre rotte Blue Air come ad esempio Atene, Madrid, Berlino Tegel. Come ricorda in un comunicato il presidente dell’aeroporto di Pescara, Nicola Mattoscio, il collegamento veniva da tempo sollecitato da diversi operatori economici. In primis da Sevel (Gruppo Fiat) che da Torino fa spesso arrivare un executive jet per i suoi manager e che aveva inserito proprio il volo diretto fra le condizioni industriali di sviluppo in Abruzzo. Ma la mobilitazione è arrivata anche dal basso, come dimostra il Gruppo Facebook costituito dagli abruzzesi a Torino e capitanati in questo caso da un ingegnere, Giovanni Mancini. Da mesi premevano affinché fosse ripristinato il volo dopo l’esperienza di Air Vallèe. «I numeri generati negli anni da Air Vallèe non fanno testo: si trattava di un volo operato con Dornier da 31 posti e con tariffe salate che scoraggiavano sia l’utenza leisure che una certa fascia di traffico business, un vettore low cost può stimolare una discreta fetta di traffico inespresso», hanno avuto modo di spiegare gli emigrati alla Rai. E l’ad della società aeroportuale di Torino-Caselle aveva dato loro ragione preannunciando in pratica il ripristino del volo. «Il Torino-Pescara è una priorità», ha spiegato infatti Barbieri, «siamo fiduciosi possa essere realizzato a breve». E così è stato.

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