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Pescara, 25/07/2024
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Data: 16/03/2016
Testata giornalistica: Videocittà
Trasporti, la denuncia della Uil: la divisione ferroviaria della Tua è ancora sulla carta. Murinni scrive a D'Alfonso e D'Amico: "La situazione generale di incertezza non può protrarsi"

Non c'è stata alcuna decisione attuativa sull'istituzione di una divisione ferroviaria autonoma (facente capo alla struttura dell'ex Sangritana) all'interno di Tua, la società unica del trasporto regionale, nata dalla fusione di Arpa, Sangritana e Gtm. Lo denuncia la Uil trasporti, in un passaggio di una lunga lettera inviata al presidente della Regione Luciano D'Alfonso, al consigliere regionale delegato ai trasporti Camillo D'Alessandro e, naturalmente, al presidente della società Luciano D'Amico. "Anzi - scrive nella nota il segretario generale Giuseppe Murinni - i continui rinvii stanno irrimediabilmente danneggiando questo settore aziendale, con ritardi dell'attivazione di commesse e una crescente situazione di non governo delle attività". La Uil, che ricorda essere stata tra i sostenitori della necessità di procedere alla creazione di un'azienda unica, chiede che si proceda concretamente a predisporre l'organizzazione della Tua, visto che oggi "l'organizzazione aziendale post-fusione - continua Murinni - vede, nei fatti, azzerate le precedenti strutture, favorendo una disordinata gestione egocentrica, che però, non conosce le peculiarità delle attività storicamente svolte nelle originarie distinte 3 società (urbano-extraurbano-ferroviario) e quindi tenta una uniformazione che nei fatti si rivela impossibile, rendendo difficoltoso anche ciò che prima si gestiva de plano". Per il sindacato è indispensabile procedere al più presto alla redazione del piano, anche alla luce delle recenti novità legislative in materia di appalti e di servizi pubblici locali. "L'attuale situazione di generale difficoltà operativa di Tua Spa - prosegue il segretario generale - pur giustificabile in una fase di iniziale start up, non può più protrarsi. Il regime di incertezza di assetto nella fascia dirigenziale apicale, infatti, rischia di compromettere l'intera operazione".

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