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Pescara, 25/07/2024
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Data: 17/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Sgravi tagliati, contratti in calo. Rallenta l’occupazione a gennaio: -58% sul 2015. L’Inps: boom di voucher

ROMA Rallenta a gennaio la crescita dell’occupazione stabile, anche grazie all’esaurimento dello sgravio totale sui contributi previsto per il 2015: nel primo mese di «taglio» dell’incentivo (da gennaio è del 40% dei contributi e per due anni invece dell’esonero triennale per le assunzioni a tempo indeterminato fatte nel 2015), i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati sono stati, comprese le trasformazioni, 156.794 a fronte di 119.075 cessazioni di rapporti stabili e un saldo positivo per 37.719 unità. A scattare la fotografia è l’Inps, per un dato che viene commentato come «prevedibile» dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti mentre il numero uno della Cgil, Susanna Camusso torna a sottolineare che le nuove assunzioni a tempo indeterminato hanno meno diritti. Anche a gennaio, inoltre, mostrano un balzo del 36,4% la sottoscrizione dei voucher: +36,4% nel mese. Il dato di gennaio, pur positivo, è nettamente peggiore (-58%) di quello avuto nello stesso mese del 2015 (228.718 nuovi rapporti stabili a fronte di 138.667 cessazioni) quando il saldo fu in attivo per 90.051 unità. A fine 2015, le aziende, che avevano deciso di assumere si sono affrettate a usare l’ultima finestra per l’esonero contributivo totale concentrando le assunzioni a dicembre. L’Inps ha quindi rivisto al rialzo i dati diffusi in precedenza calcolando in 1.547.935 le assunzioni stabili fatte con gli sgravi nel 2015 (1,44 milioni il dato diffuso prima) grazie al boom registrato a dicembre (379.243). Il saldo tra attivazioni e cessazioni a gennaio 2016 è minore anche se si guarda al totale dei rapporti di lavoro subordinato (compresi quindi i contratti a termine) con un +112.411 unità a fronte del +166.419 del gennaio 2015. Per le assunzioni a tempo indeterminato si registra un calo più sostenuto per gli operai (-41,6%), piuttosto che per gli impiegati (-35,6%). Oltre il 40% delle nuove assunzioni a tempo indeterminato è part time. Le assunzioni stabili full time diminuiscono del 42,5%. Sempre guardando solo alle assunzioni a tempo indeterminato, senza le trasformazioni, resta il commercio il comparto con più assunzioni (32.408, comunque in calo rispetto alle 52.813 del gennaio 2015) mentre nell’industria le nuove assunzioni stabili sono state 22.363 (in calo sulle 36.168 del gennaio 2015). In controtendenza rispetto alle assunzioni è la vendita dei voucher, i buoni lavoro per prestazioni occasionali dal valore nominale di 10 euro, che continua a crescere rapidamente e a gennaio supera i 9,2 milioni di buoni (+36,4%). I due terzi del buoni continuano ad essere venduti al Nord.

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