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Pescara, 25/07/2024
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Data: 19/03/2016
Testata giornalistica: Clickmobility
Tagli al trasporto locale in Abruzzo - Abruzzo: in vista il taglio del 10 per cento al trasporto pubblico. La Regione vara un piano di razionalizzazione del Tpl

Tre milioni di chilometri, ovvero quasi il dieci per cento del totale, è l'obiettivo fissato dalla Regione per quanto riguarda i tagli da effettuare nel settore del trasporto pubblico locale.

Una “cura dimagrante” che non risparmierà i treni e che colpirà in proporzione alla attuale "quota mercato": l'80 per cento a carico di Tua, il 20 per cento dei privati.
Secondo il consigliere delegato ai trasporti Camillo D'Alessandro il piano varato dalla giunta abruzzese, che entrerà nel vivo a breve, va nella direzione di una razionalizzazione dei servizi al fine di scongiurare l’adozione di tagli lineari come nel recente passato: “Abbiamo chiesto ad aziende ed enti locali – ha dichiarato D’Alessandro - di presentare, a giorni, una proposta di razionalizzazione dei servizi. L'obiettivo che ci siamo posti è quello dei tre milioni di chilometri non toccando le linee degli operai e degli studenti, agendo solo sulle sovrapposizioni e sugli orari di "morbida", quelli in cui gli autobus viaggiano vuoti o semivuoti».
Per ora sono stati attivati tavoli di confronto con i sindaci e con gli operatori del settore. «Procederemo poi con una legge - continua D'Alessandro - che stabilirà il "quantum", ovvero i chilometri, e i criteri. Tutto ciò che è sottoposto a contribuzione della Regione, anche i vettori privati, sarà oggetto di taglio. Chiaramente la mia idea è che siccome circa l'80 per cento del trasporto pubblico locale è fatto da Tua il taglio sarà corrispondente. Il 20 per cento sarà a carico dei privati».
Il tema dei tagli è infatti particolarmente urgente alla luce della "penalità" applicata dal Governo: 8 milioni di euro di minori trasferimenti (diventati 20 nel bilancio regionale) a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi negli anni passati (rapporto del 35% tra costi e ricavi).
Il taglio crea però tensioni fra gli operatori del settore che non intendono sopportare ulteriori sacrifici. La regione garantisce che si procederà con il bisturi e non con l’accetta: «Nel 2011 si sono tagliati 4,3 milioni di chilometri, in maniera lineare per tutti - dice D'Alessandro - Noi non accettiamo questa logica ed entreremo nel merito. Non è detto che arriveremo al 10 per cento di taglio: se una volta eliminati le sovrapposizioni gomma/gomma e gomma/ferro e gli autobus vuoti non si dovesse arrivare a tre milioni di chilometri ci fermeremo comunque. Pari taglio sarà fatto sul ferro, ovvero su Trenitalia, anche lì agendo dove non c'è trasporto passeggeri».

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