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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/03/2016
Testata giornalistica: L'Arena di Verona
Atv, gli autisti in retromarcia: disponibili a fare i bigliettai. Dopo il «no» nel referendum, petizione al dg : «Non avevamo percepito bene i criteri»

A fine febbraio 145 autisti su su 260, oltre il 55 per cento quindi, avevano votato contro l'intesa che mira a combattere il fenomeno dell'abusivismo sull'utilizzo dei mezzi pubblici. Ma ora in 183 con una petizione chiedono il «recupero degli accordi sottoscritti ».
Ciò significa, evidentemente, che in tanti ci hanno ripensato. Si calcolano in 1,5 milioni di euro le perdite per l'Atv. Per porre rimedio a questo diffuso malcostume si era deciso, in accordo con le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Sul Ct di attivare su tutti gli autobus Atv della rete urbana il servizio di vendita dei biglietti a bordo e di controllo visivo da parte dell'autista.
Un'intesa, raggiunta dopo mesi di estenuanti trattative, che la maggior parte dei diretti interessati aveva però bocciato. La maggior parte dei conducenti sembrava non volerne sapere di vendere ai passeggeri i ticket di viaggio. Per ciascun conducente l'accordo prevedeva un'indennità di un euro al giorno, più 80 centesimi a biglietto venduto. Gli autisti favorevoli e quelli "pentiti" - a 183 firmatari se ne sarebbero già aggiunti un'altra ventina - nella loro petizione al direttore generale dell'Atv Stefano Zaninelli e alle segreterie provinciali sindacali parlano di «palese sbaglio di valutazione» e assicurano: «Molti di noi lavoratori non avevamo percepito fino in fondo i criteri veri degli accordi sottoscritti e nemmeno che i fondamenti di questi accordi nascono dai contratti nazionali e quindi già con trattualizzati nel settore». E spiegano che la loro iniziativa risponde all'«intento di recuperare le salvaguardie intrinseche degli accordi, le spettanze individuate per il personale e di rendere la nostra azienda competitiva sul mercato e dare all'utenza una vera parità sociale che si realizza solo quando tutti contribuiscono al pagamento di un servizio pubblico allo stesso modo». Che farà ora l'azienda? «Abbiamo già convocato i sindacati per martedì, poi il presidente ne parlerà in Consiglio di amministrazione.
Ma l'orientamento, alla luce della disponibilità manifestata da gran parte dei conducenti, sono circa duecento, è di applicare l'accordo. Evidentemente in tanti, dopo un'opposizione a caldo, magari malconsigliati da persone che hanno remato contro l'accordo, hanno avuto modo di riflettere meglio». Il direttore generale rassicura gli autisti- bigliettai anche sulla questione sicurezza. «Se ci fossero problemi l'autista non è tenuto ad intervenire e soprattutto ha a disposizione un pulsante di chiamata dei controllori sempre collegato alla nostra centrale operativa». Dopo l'adesione pressoché nulla allo sciopero proclamato per ieri da alcuni sindacati autonomi, per l'Atv la petizione degli autisti arriva quindi come un'altra buona notizia. Si mostra felice per la retromarcia di molti dissenzienti anche Gaetano Iannuzzi, segretario della Uil Trasporti. «Avevamo fatto tre assemblee sindacali, ma evidentemente non è bastato a convincere tutti. Certo, i sacrifici ci sono ma la possibilità di vendere i biglietti, a prezzo maggiorato, a bordo è un modo per educare chi pensa si possa viaggiare gratis. E questo per il bene di tutti: lavoratori, azienda e utenza, poiché un sindacato deve avere una visione generale, non limitarsi a fare battaglie per una tessera in più. Fa piacere, quindi, che molti autisti si siano ricreduti, ora aspettiamo di conoscere la posizione dell'azienda». "

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