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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/03/2016
Testata giornalistica: La Nuova Sardegna
Aerporto di Alghero. I lavoratori si fermano: abbiamo paura. I sindacati attaccano l'assessore Deiana e i vertici Sogeaal. Peralda: un gesto di irresponsabilità

Si aspettavano un'adesione maggiore dall'esterno. Il segretario regionale della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu, non lo manda a dire. «Da quando è sindaco di Sassari, Nicola Sanna si è interessato dell'aeroporto solo per chiedere il cambio del nome dello scalo», dice tanto per fare un esempio. «Non ha alcuna scusa per non essere presente a questa manifestazione».
Filt Cgil, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo protestano all'ingresso dell'aeroporto internazionale "Riviera del corallo" in concomitanza con lo sciopero dei lavoratori di Sogeaal, la società che gestisce lo scalo. Ufficialmente, gli astenuti dal proprio turno di lavoro durante lo sciopero, che inizia alle 14 e finisce alle 18, sono 24. In realtà, a loro si aggiungono anche quelli che non stavano lavorando, e con i rappresentanti sindacali si arriva a un centinaio di persone. Sono agguerritissimi. La loro rabbia è direttamente proporzionale alle loro preoccupazioni. A stonare un po', rispetto allo scenario che delineano, è l'assenza della politica. C'è il sindaco di Alghero, Mario Bruno, che col passare dei giorni si fa sempre più insistente con la Regione e con il presidente Francesco Pigliaru «perché prenda in mano questa situazione».
C'è il deputato Mauro Pili, a onore del vero tra i più presenti nel dibattito sull'aeroporto che va avanti da alcuni mesi. Si affacciano timidamente e alla spicciolata alcuni consiglieri comunali della Riviera del corallo, e i rappresentanti di alcuni movimenti. Niente, rispetto al timore che l'aeroporto di Alghero possa chiudere, come denunciano i sindacati. «Siamo preoccupati per l'incerto futuro dello scalo del Nord Ovest, unica realtà che negli ultimi vent'anni ha garantito sviluppo e occupazione», spiega ancora Amaldo Boeddu, che si dice «sconcertato dalle dichiarazioni rilasciate anche ieri dall'assessore regionale dei Trasporti e dall'atteggiamento di chiusura dei vertici aziendali, ragioni per cui la protesta non termina qui». Anzi. «Saremo ancora qua, per protestare ancora più forte contro la proprietà e il management, che hanno dismesso l'aeroporto», rincara Maurizio Muretti, segretario provinciale della Ugl Trasporto Aereo. «Da novembre ci troveremo con quattro voli, ma se manifestiamo la nostra preoccupazione veniamo attaccati dall'assessore Deiana, in ossequio a una strategia che riporta questo aeroporto a trent'anni fa - aggiunge Muretti - quello contro Alghero è un progetto che viene da lontano». «Abbiamo posticipato lo sciopero del 29 febbraio per permettere l'apertura di un dialogo e una tregua, i sindacati hanno fatto la loro proposta di armistizio all'azienda, chiedendo un gesto di buona volontà come la revoca dei regolamenti aziendali», dice Uil Trasporti. Non dev'essere andata bene. «Attendiamo di parlare con la nuova proprietà, a questa azienda chiediamo nel frattempo di attenersi esclusivamente al contratto nazionale vigente, senza interpretazioni».
Caustica la replica del direttore di Sogeaal, Mario Peralda. «Speravo che un certo modo di fare sindacato fosse finito», commenta. Poi, entrando nel dettaglio, «è un gesto di grande irresponsabilità da parte di alcuni rappresentanti dei sindacati», aggiunge. «A valle di un incontro in Regione fatto per consentire all'azienda un momento tranquillo in vista di appuntamenti delicati, la conferma a prescindere di manifestazioni di protesta è davvero grave».

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