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Pescara, 25/07/2024
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Data: 21/03/2016
Testata giornalistica: La Repubblica
Ferrovie Sud Est (Gestione Governativa), Delrio porta le carte in procura: «Azione di responsabilità su amministratori». Dopo la relazione dei commissari sugli sprechi e le consulenze d'oro della società di trasporti, il ministro interviene su Facebook: «Noi pensiamo ai pendolari mentre qualcuno si abbuffava di denaro pubblico»

Il ministero dei Trasporti "valuterà l'azione di responsabilità" nei confronti degli amministratori di Ferrovie Sud Est e "consegnerà ufficialmente le carte alla Procura". E' quanto annuncia il ministro dei Trasporti Graziano Delrio su Facebook dopo la relazione dei commissari che ha messo in luce la voragine nei conti delle ferrovie pugliesi schiacciate da consulenze inutili e incarichi senza gara. Un documento che aveva provocato l'ira anche del premier Matteo Renzi.

"Basta carrozze ferme, basta interessi privati e clientelismi, basta opacità, basta sprechi - scrive ancora - Al centro del trasporto pubblico mettiamo i cittadini e i servizi pubblici devono essere comodi, puntuali e far camminare l'Italia a testa alta. Il 12 gennaio scorso abbiamo commissariato come governo le Ferrovie Sud Est, ora abbiamo pubblicato sul sito del Ministero la relazione del Commissario Andrea Viero, facendo luce su una gestione totalmente opaca e reticente".

"In questo periodo - prosegue Delrio nella sua nota - il commissario, e i sub commissari Angelo Mautone e Domenico Mariani, oltre a scoperchiare i conti hanno iniziato a revocare consulenze e a recuperare risorse sugli sprechi. Molto resta da fare in una situazione gravemente compromessa: il debito della società è di 311 milioni. C'era, dice il commissario, 'un'azienda fuori dall'azienda', dove la missione istituzionale del trasporto pubblico aveva un ruolo ancillare e risorse minime, mentre la gran parte veniva dispersa in consulenze inutili, con incarichi senza gara. Così, nel trasporto pubblico pugliese ci sono carrozze ferme e mai utilizzate, ritardi e disservizi, mentre qualcuno
si abbuffava di denaro pubblico".

"Come ministero - conclude - valuteremo l'azione di responsabilità e consegniamo ufficialmente le carte alla Procura. Poi, a breve, un piano industriale serio, con un risanamento profondo, per dare alla Puglia un servizio pubblico degno di questo nome. Un atto dovuto verso i cittadini e verso i 1.300 lavoratori dell'azienda che, siamo certi, avremo al nostro fianco per ripartire", scrive Delrio.

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