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Pescara, 25/07/2024
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Data: 21/03/2016
Testata giornalistica: La gazzetta del mezzogiorno
Renzi: che squallore andremo fino in fondo. Delrio: azione diresponsabílítà verso l'ex amministratore

" BARI. E adesso, dopo almeno 4 anni dai primi segnali, anche il governo si accorge delle dimensioni dello scandalo di Ferrovie Sud-Est. Il premier Renzi su Twitter la definisce «vicenda squallida»: «Andremo fino in fondo - garantisce -. Abbiamo commissariato. E faremo pulizia totale», scrive il premier. Mentre il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che ad ottobre intervistato a Ballarò aveva fatto una gaffe («Ho chiesto a Emiliano di intervenire », aveva detto) ha annunciato che oggi anche lui manderà le carte ai magistrati. Nella serata di sabato, del resto, lo staff del presidente del Consiglio aveva inviato ai giornali il consueto sms «Reni ai suoi» proprio sul tema della società ferroviaria pugliese, richiamando l'attenzione sul «cambia verso» imposto dal governo attraverso il commissariamento. La decisione di decapitare il vertice delle Sud-Est, si fa notare in ambienti romani, è anche collegata alla volontà di continuare nella «pulizia» intrapresa al ministero all'indomani dell'inchiesta di Firenze sulle grandi opere, in cui era emerso che le Ferrovie Sud-Est erano anche la camera di compensazione degli interessi dell'ex potentissimo dirigente ministeriale Ercole Incalza. «Il 12 gennaio scorso abbiamo commissariato come governo le Ferrovie Sud Est - ha ricordato ieri il ministro Delrio - facendo luce su una gestione totalmente opaca e reticente. In questo periodo il commissario, e i sub commissari Angelo Mautone e Domenico Mariani, oltre a scoperchiare i conti hanno iniziato a revocare consulenze e a recuperare risorse sugli sprechi». Delrio riconosce che «molto resta da fare in una situazione gravemente compromessa: il debito della società è di 311 milioni ». E mentre le Sud-Est sperperavano «in consulenze inutili, con incarichi senza gara », sui binari «ci sono carrozze ferme e mai utilizzate, ritardi e disservizi, mentre qualcuno si abbuffava di denaro pubblico». Per questo il ministro annuncia che «valuteremo l'azione di responsabilità» nei confronti dell'ex amministratore unico, Luigi Fiorillo, «e consegniamo ufficialmente le carte alla Procura. Poi, a breve, un piano industriale serio, con un risanamento profondo, per dare alla Puglia un servizio pubblico degno di questo nome. Un atto dovuto verso i cittadini e verso i 1.300 lavoratori dell'azienda che, siamo certi, avremo al nostro fianco per ripartire». All'azione di Delrio plaude Debora Serracchiani, vicesegretaria del Pd: il ministro «è stato decisivo per mettere fine a uno spreco folle dei soldi pubblici ». «Scoperchiata la mala gestione - dice il governatore del Friuli - ora faremo pulizia fino in fondo e chi ha tratto indebito profitto verrà messo di fronte alle sue responsabilità». Sulla stessa linea il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda: «finalmente c'è una politica che ha deciso di andare a fondo in vicende di malcostume e malaffare a danno dei cittadini».

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