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Data: 21/03/2016
Testata giornalistica: La Repubblica
Fse, tra gli sprechi anche l'indennità per andare al lavoro. Toccava a un dirigente per i viaggi da Roma a Bari. Consulenze per 272 milioni. Delrio: il dossier ai pm. Ottantatrè milioni alle società dei fratelli Bitonte per i servizi di biglietteria e buste paga

BARI, C'è persino un indennizzo d'oro, 98 euro all'ora oltre ai 220mila di stipendio annuo, per la "trasferta al contrario" del direttore del personale: non per recarsi fuori dall'azienda, ma in azienda. Questo e molto altro è contenuto nella relazione sulle Ferrovie Sud Est che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, si accinge a portare in procura. «Consegnarne) ufficialmente le carte in procura poi, a breve, un piano industriale serio con un risanamento profondo per dare alla Puglia un servizio pubblico degno di questo nome». Sulla vicenda parla anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi: «Faremo pulizia totale - scrive su Twitter -.11 Sud cambia verso». Intanto dalla relazione emergono i dati sconcertanti della gestione di un'azienda che conta 1300 dipendenti e 311 milioni di euro di debiti.
CONSULENZE Negli ultimi 10 anni per consulenze e esternalizzazioni Ferrovie Sud Est ha speso 272 milioni di euro (73 dei quali per spese legali e amministrative). Si è creato così quello che nella relazione si definisce «un esiziale, inefficiente, dispendioso e perpetuo outsourcing». Solo l'ex amministratore unico, Luigi Fiorillo (che in dieci anni ha percepito compensi per 13,7 milioni mai avallati né dall'assemblea dei soci né dal collegio dei sindaci e che ha parte dei conti bloccati per una indagine della Corte dei Conti) aveva il quadro complessivo della situazione.
DA CASA È un caso da smart working estremo, quello del direttore del personale, Francesco Larocca. In età da pensione, per motivi di salute svolgeva la sua attività dalla sua abitazione di Roma dove l'azienda aveva trasferito mobili dell'ufficio, computer, fax e sistema di video conferenza. Per la sua attività percepiva annualmente 220mila euro e una indennità di trasferta ogni volta che si recava a Bari (98 euro orari). «Si configura - scrivono i commissari - il paradosso della trasferta al contrario non per recarsi fuori dall'azienda, ma in azienda». A supporto del direttore del personale e dello stesso Fiorillo che risiedevano a Roma c'erano a disposizione un autista e un'auto di rappresentanza. Tra stipendio, trasferta, alloggio e auto, l'azienda spendeva 200mila euro all'anno.
CREDITI FITTIZI L'esposizione totale nei confronti di Bnl nel 2015 si assesta a 123 milioni di euro. Problemi anche sui crediti. L'azienda ne vantava per 257 milioni, molti dei quali inesigibili. In pratica, si tenevano in equilibrio i bilanci attraverso poste fittizie all'attivo: è il caso dei 30 milioni di euro di credito con il ministero dei Trasporti. Ma è anche il caso dei 75 milioni di crediti con la Regione. Tra Fs Sud Est e Regione è aperto un contenzioso sull'indicizzazione del contratto di servizio. Il Consiglio di Stato ha dato ragione all'azienda stabilendo che l'importo dovuto dalla Regione era di 140 milioni. Tramite un accordo, la Regione ha riconosciuto solo 70 milioni. Ma la dirigenza di Fse ha continuato a mantenere a bilancio come crediti anche i restanti 70 milioni che di fatto non esistevano più.
I CONSULENTI Nel triennio 2013-2015 le spese legali sono passate da 1,9 a 8,1 milioni di euro. Tra i consulenti di Fse figura Stefania Maritati: dal 2006 al 2011 ha avuto un contratto per un compenso forfettario dí 7500 euro mensili. Dal luglio 2011 l'incarico è stato rinnovato per altri 5 anni alle stesse condizioni. Incarichi anche allo studio dell'ex presidente della Provincia di Bari, Marcello Vernola.
SISTEMI DI CALCOLO Tra corsi di formazione, produzione di software e altri servizi, in Ferrovie Sud Est sono stati bruciati 116 milioni di euro. Anche in questo caso l'azienda si è servita dell'affidamento diretto, senza gara d'appalto. Sono invece 83 milioni i soldi che le tre società (Centro Calcolo, Bit e Eitel ) che fanno capo ai fratelli Eugenio e Ferdinando Bitonte hanno percepito negli ultimi dieci anni per gestione biglietti, buste paga e altri servizi. L'accordo con il Centro Calcolo è cessato a fine 2015, ma Ferrovie Sud Est ad aprile scorso si era impegnata ad assumere tutti i dipendenti delle società che svolgevano il servizio biglietteria e buste paga.
TRENI INUTILIZZATI Intanto il servizio di trasporto pubblico in Puglia soffre: carenza dell'elettrificazione, materiale rotabile con un'età media superiore ai 20 anni. Dei 325 autobus, il 25 per cento risultava fermo a inizio anno. Così come erano fermi pure alcuni treni Stadler, acquistati usati nel 2007 per 5,6 milioni di euro. Privi di impianto di climatizzazione e con finestrini non apribili. Non sono mai entrati in servizio, ma l'azienda pagherà, fino a12021, circa 490mila euro di leasing.

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