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Data: 21/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Strage di studenti: morte sette italiane. Bus con 57 ragazzi si schianta contro auto. Tredici vittime, di Firenze l’unica identificata, 5 le connazionali ferite

ROMA Strage di studentesse in Catalogna. Sette ragazze italiane, tutte giovanissime, sono tra le 13 vittime dell’incidente stradale avvenuto all’alba di ieri lungo l’autostrada che collega la Spagna alla Francia. Hanno tra i 22 e i 29 anni. Si conosce l’identità di una solo di loro, Valentina Gallo, 22 anni, studiava Economia e Commercio all’università di Firenze. Sarebbe dovuta rimanere a Barcellona, dove era arrivata a gennaio, per tutta l’estate. Una notte di festa si è trasformata in un incubo, fra terrore, grida e lamiere contorte. Gli studenti Erasmus sono morti alle 6 di ieri mattina a Frejinals, 43 i ragazzi feriti. Cinque di loro sono italiani, due studentesse piemontesi e una di Grosseto, Elena Maestrini. Le ragazze del Piemonte sono due amiche ed erano sedute accanto: Serena Saracino di 23 anni e Annalisa Riba di 22, entrambe iscritte alla facoltà di Farmacia. Serena versa in gravi condizioni, mentre Annalisa è riuscita a chiamare il padre al telefono: «Sono viva». Ferito in modo lieve l’autista del bus: ha 47 anni ed è in stato di fermo per omicidio colposo plurimo. Un uomo considerato esperto, conduceva autobus da 17 anni senza mai aver avuto un incidente. I test di alcol e droga hanno dato esito negativo. È ricoverato in stato di choc. I ragazzi dormivano. A bordo del pullman che li stava riportando a Barcellona, c’erano 57 studenti di 20 nazionalità diverse. Avevano assistito a Valencia alla “Notte dei Fuochi” per la celebre Fiesta de Las Fallas. Un viaggio organizzato dall’associazione European Student Network. I ragazzi che avevano partecipato alla gita erano circa 300 e viaggiavano su cinque pullman. Quello che si è poi schiantato, chiudeva la carovana. Erano partiti da Valencia alle 4 del mattino e l’arrivo a Barcellona era previsto alle 8 di domenica. L’incidente è avvenuto due ore dopo la partenza, quando molti ragazzi si erano addormentati, in uno dei tratti dell’autostrada che la stampa catalana ha definito “maledetto”. Improvvisamente, l’autista ha perso il controllo, ha cercato di sterzare, ma è stato tutto inutile. Il pullman ha invaso la carreggiata opposta scontrandosi frontalmente con un’auto su cui viaggiava una coppia. Il bus si è poi capovolto in mezzo all’autostrada. Saliti a caso sul bus maledetto. Difficili le operazioni di recupero dei feriti e dei corpi rimasti incastrati tra la lamiere. Non è stato possibile determinare rapidamente l’identità e la nazionalità delle vittime. Molti ragazzi non avevano documenti addosso, visto che si trattava di una breve gita a Valencia. Non ha facilitato le operazioni di identificazione il fatto che i ragazzi al ritorno da Valencia non erano tornati ai posti che avevano all’andata, ma erano saliti casualmente sui cinque bus. Per questo motivo, le informazioni sulla nazionalità degli studenti che si trovavano a bordo del bus che si è poi schiantato sono state confuse per buona parte della giornata. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Tortosa, Tarragona e Barcellona, mentre un centro di accoglienza per i familiari è stato allestito a Tolosa. Durante la notte sono arrivati i genitori delle vittime italiane accolte dal console generale a Barcellona, Stefano Nicoletti. L’inchiesta. Per i ministri degli Interni spagnolo e catalano, Jorge Fernandez Diaz e Jordi Jane, la causa più probabile sembra “l’errore umano”. Un colpo di sonno dell’autista. Ieri sera la Farnesina ha messo a disposizione delle famiglie che hanno figli nelle università di Barcellona un canale diretto per avere informazioni. Il premier Renzi ha lanciato un Tweet per comunicare la vicinanza alle famiglie delle vittime: «Il cuore spezzato per le vittime italiane e per le altre giovani vite distrutte nell'incidente in Spagna». Oggi e per due giorni tutta la Catalogna rimarrà in lutto.

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