Il ministero delle Infrastrutture era a conoscenza della situazione precaria delle Ferrovie Sud-Est. A dirlo sono i vertici della Filt Cgil, con il segretario generale Alessandro occhi e la segretaria pugliese Maria Teresa De Benedictis. «E del tutto evidente - scrivono in una nota - una malagestione nei confronti della quale le segnalazioni sindacali di questi anni non sono state prese in considerazione da parte degli organi istituzionali interessati».
La relazione di Viero, dice la Cgil, «evidenzia una situazione effettivamente drammatica», ma ora «ognuno dei soggetti coinvolti ora deve fare la propria parte per garantire la continuità dell'azienda, del sevizio e la tutela dell'occupazione e del reddito dei lavoratori» attraverso un «piano industriale che sia fortemente orientato in tal senso». Sulla stessa linea il consigliere regionale Peppe Turco (La Puglia per Emiliano): «E scandaloso che nessuno sia stato all'altezza di intervenire per fermare questo scempio. Dove erano i revisori dei conti e dove sono ora i sindacati?».
Turco parla di «una storia da fotoromanzo dell'orrore politico, perché tra i tanti scandali d'Italia è forse uno dei più grandi. Tutti sapevano ma nessuno è andato a presentare una denuncia. Se però adesso qualcuno ha i nomi degli assunti degli ultimi tre anni, potremmo avere un'idea più chiara senza malignare. Anche se Andreotti diceva che a malignare spesso ci si azzecca».