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Pescara, 25/07/2024
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Data: 23/03/2016
Testata giornalistica: La gazzetta del mezzogiorno
Lo scandalo delle Sud-Est - Ferrovie Sud est dai pendolari coro di proteste «I vertici della società si sono divertiti e noi ne paghiamo le conseguenze»

«Vede che sto segnando con la penna il mio biglietto? Ci hanno detto di farlo ogni volta che la macchina obliteratrice è fuori servizio perché rotta o manca l'inchiostro ». Paolo Pace di Conversano, 25 anni, laureando in Giurisprudenza, spiega i suoi cinque anni in treno da studente. Con un tratto di penna il viaggiatore dimostra ugualmente di avere obliterato il biglietto. «Se non lo faccio e il controllore non passa, sono fortunato e potrò riutilizzare in futuro lo stesso biglietto. Ma se passa il controllore e non ho obliterato, ricevo una multa di 50 euro». Il treno è in partenza alle 12, ma ha già alcuni minuti di ritardo quando comincia a muoversi. La tratta è Bari-Martina Franca via Conversano, questa volta. Tutte le carrozze sono piene di pendolari, per lo più studenti. «Sto per laurearmi e finalmente questo calvario dei viaggi in treno sta per finire - dice Pace - ne ho viste di cotte e di crude. Arrivare tardi significa perdere una lezione all'università o addirittura saltare un esame. Per un lavoratore, si rischia il licenziamento ». La rassegnazione la fa da padrona: «La gente non conosce i guai finanziari di cui sono responsabili i dirigenti Fse con treni strapagati in Polonia. Chi è ai vertici della società si è divertito a fare giochi finanziari». Poi aggiunge: «Noi stiamo viaggiando in una carrozza polacca del 1989. Quando questi mezzi giunsero in Italia i macchinisti non sapevano nemmeno utilizzarle». La protesta non ha sortito effetti: «In questi anni, non sono mai giunte risposta Alla fine, sei ad un bivio: o viaggi in questo treno o ti arrangi. Fse ha abusato del fatto di essere un monopolista».
Alle porte di Conversano il treno improvvisamente si ferma. «Mi sa dire perché siamo fermi adesso?». Mary De Gennaro è una giornalista tv: «I treni sono sempre in ritardo». Racconta un episodio: «Una sera dovevo prendere il treno da Conversano per Bari alle 17,45 ma partii alle 19,30. Le Ferrovie dello Stato funzionano molto meglio». Circa la pessima gestione: «Nulla di nuovo, solo che oggi i fatti emergono e speriamo che il capo del governo assuma provvedimenti seri». Romeo Laudadio di Noicattaro, 22 anni, studente di Scienze politiche: «Si viaggia oltre lo scadente, senza limiti e noi paghiamo il biglietto o l'abbonamento». Un attacco alla classe politica: «Abbiamo assessori e consiglieri regionali che hanno ottenuto molti voti ma nulla sapevano della situazione delle Fse?». Un episodio: «Un giorno il treno si fermò in aperta campagna. Siamo rimasti 45 minuti fermi senza conoscere il motivo. Poi, un macchinista ci invitò a scendere e siamo rimasti un'ora in aperta campagna prima che giungesse un altro treno».
Donatello Plantone, 21enne studente di Informatica di Alberobello: «Un giorno il treno che parte da Martina Franca intorno alle 6, e che dovrebbe giungere a Bari alle 7,40 circa, era fermo ancora alle 8 a Putignano. Ho perso la lezione che avevo all'università». Sugli scandali che emergono: «Le responsabilità sono di tutti, a partire dai dirigenti fino ai macchinisti. Il personale viaggiante non si è mai ribellato». Un passeggero fa notare che alle pareti dovrebbe essere appeso un martello da usare in caso di incendio per rompere il finestrino ed aprire una via di fuga. «Il martello non c'è, e scommettiamo che gli estintori sotto i sedili non funzionano?».

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