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Pescara, 25/07/2024
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Data: 23/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Politici abruzzesi. «Città blindata, niente bus Un’odissea per tornare». L’europarlamentare Aiuto in viaggio in auto via Lussemburgo e Germania Per i consiglieri comunali Rosato e Rossi «una giornata surreale»

Bandiere a mezz’asta e un mimnuto di silenzio al Consiglio regionale d’Abruzzo per gli attentati di Bruxelles. Il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, a Teramo per una visita istituzionale ha commentato: «È un grave attentato all'Europa, che mira a stravolgere la nostra quotidianità. Non dobbiamo lasciare stravolgere la nostra quotidianità, ma aumentare i nostri sforzi. Sforzi che stiamo facendo insieme all'Europa». E il presidente della Regione Luciano D’Alfonso: «Inorridisco guardando le immagini che provengono dal Belgio. Bruxelles, la nostra Bruxelles, la città che più di tutte simboleggia l’unità dell’Europa e nella quale per tante volte ho rappresentato gli interessi dell’Abruzzo, è ferita. Oggi esprimiamo il nostro lutto, ma già da domani si ricomincia a lavorare per un’Europa sempre più unita».

BRUXELLES L’europarlamentare abruzzese Daniela Aiuto (M5s) ha trascorso la mattina blindata tra le mura del Parlamento. Era rientrata a Bruxelles appena lunedì mattina, atterrando proprio all’aeroporto di Zaventem, dove dopo 24 ore si è consumata la tragedia. Ieri mattina era in Parlamento per seguire i lavori della commissione, ma all’annuncio degli attacchi terroristici i programmi sono stati stravolti. Il Presidente del Parlamento Martin Shulz ha diramato da subito una comunicazione a tutti i 751 Parlamentari, nella quale ha vietato qualsiasi ingresso e uscita dal Parlamento per il reale e concreto pericolo di nuove azioni terroristiche. Solo nel pomeriggio Shulz ha inviato una nuova comunicazione per sospendere tutte le attività del Parlamento e consentire l’uscita dal palazzo. A quel punto la Aiuto ha cercato di lasciare il Belgio in auto. «Con gli aeroporti chiusi e i controlli ai confini con la Francia, stiamo tentando di uscire dal Belgio», racconta al telefono, «abbiamo appena provato ad attraversare il confine con il Lussemburgo, ma è stato chiuso. Siamo costretti a deviare per la Germania, ma il nostro tragitto è pieno di incognite». Fabiano De Leonardis, funzionario della Regione Abruzzo a Bruxelles, racconta che la notizia degli attentati è giunta quasi in tempo reale all’apertura degli uffici, mentre si stava avviando la giornata di lavoro. «Prima ancora che le strade venissero inibite al traffico delle automobili e dei mezzi pubblici, ho invitato le due giovani stagiste, presenti a Bruxelles grazie al progetto BB Region, a tornare immediatamente a casa. Il contatto con le sedi delle altre regioni italiane a Bruxelles è stato continuo e costante, e come loro che si trovano nella zona rossa forse anche noi domani (oggi per chi legge, ndr.) valuteremo se restare a casa. Dipende dalle evoluzioni della vicenda e dalle comunicazioni del Comitato per la Sicurezza». Sorpreso dagli attentati a Bruxelles Mirko Rossi, consigliere comunale di Mosciano Sant'Angelo, in Belgio per conto dell'Anci giovani Abruzzo con altri sette colleghi. «Eravamo in albergo, ci stavamo preparando per andare a Avenue Louise, alla sede della Regione Abruzzo, poi abbiamo iniziato a sentire la polizia e un casino di gente che andava via dal palazzo del consiglio d'Europa, che si trova a due passi dal nostro hotel», racconta il consigliere. Con lui c’era anche Gian Paolo Rosato, vicesindaco di Taranta Peliogna: «C'è un clima surreale, le strade sono deserte, tutto è transennato. Certo, potevamo essere anche noi nella metropolitana. Adesso però è il momento di credere negli Stati Uniti d'Europa, noi giovani amministratori dobbiamo lavorare per non cedere il passo alla paura e al terrore». Per prendere il volo di ritorno per Pescara, al secondo aeroporto della città, quello di Charleroi, Rossi e Morelli hanno dovuto prenotare un minivan, visto che i trasporti pubblici erano interrotti e che la gente è stata invitata a rimanere nelle proprie case»

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