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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
«Mercato del lavoro deteriorato». Il segretario della Cgil punta l’indice contro i voucher e il Jobs Act: siamo nel Sud

PESCARA Un mercato del lavoro, quello abruzzese, "deteriorato" dall'eccessivo utilizzo dei voucher, aumentato nel 2015 dell'80,9%, dato che colloca la regione al terzo posto della classifica nazionale, e dal Jobs Act, che non ha portato gli effetti sperati: «Gli sgravi contributivi previsti hanno incrementato i contratti a tempo indeterminato, ma non sono riusciti a stimolare la crescita dell'occupazione, tanto che le assunzioni sono crollate, passando dalle 4.698 del gennaio 2015 (quando le agevolazioni erano al 100%) alle 2.225 del gennaio scorso (40%)». A tracciare il quadro è la Cgil regionale, secondo cui «i dati dimostrano che siamo ancora in presenza di una crisi forte e mettono in evidenza i problemi della struttura produttiva regionale». A fare il punto è il segretario regionale del sindacato, Sandro Del Fattore: «Il lieve incremento degli occupati, più tremila unità nel 2015, dimostra che non siamo di fronte ad una ripresa strutturale e non compensa minimamente i 32mila posti di lavoro persi tra il 2008, anno di inizio della crisi, e lo scorso anno. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato, 12,6%, quasi doppio rispetto al 2008 (6,6%), mentre il tasso di disoccupazione giovanile è al 48,1%, superiore alla media italiana (40,3%)». Le ore di cassa integrazione sono calate in modo significativo, «ma il 72,9% del totale è costituito da cig straordinaria, dato», evidenzia il segretario. Tre, secondo la Cgil, le priorità per l'Abruzzo: «Dare subito una risposta alle numerose crisi aziendali in atto, avviare la fase attuativa della programmazione 2014-2020 e aprire con il governo nazionale, insieme alle altre Regioni del Sud, una vertenza per avere un flusso di risorse ordinarie, prevalentemente quelle in conto capitale, che in questi anni sono state tagliate». Il segretario Cgil rilancia la proposta relativa alla nuova “Carta universale delle lavoratrici e dei lavoratori” e, nel ricordare le 638 assemblee che si sono svolte in Abruzzo, annuncia l'avvio della campagna per far diventare quello che è stato definito il nuovo “Statuto” dei lavoratori e delle lavoratrici, una proposta di legge di iniziativa popolare. Partirà una raccolta firme, che riguarderà anche i tre quesiti referendari promossi dal sindacato, uno sull'eliminazione dei voucher, «strumento che genera forme di lavoro precario, non in grado di determinare la crescita economica», uno sui subappalti e uno per abrogare le norme che, negli anni, hanno reso più facili i licenziamenti.

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