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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporto pubblico e disservizi - Un altro bus fermo sull’A/24 per un guasto. È il terzo caso in poche settimane, i passeggeri sono stati fatti scendere in autostrada al freddo

L’AQUILA Un bel mercoledì da leoni, anzi tre di fila. Per la terza settimana consecutiva, un autobus della Tua (ex Arpa) si è fermato sulla linea che dall’Aquila conduce Avezzano. Un guasto tecnico che ha costretto l’autista a far scendere tutti al freddo in attesa dei mezzi sostitutivi. Caso ha voluto che anche questa volta l’episodio si sia verificato di mercoledì mattina, su una corsa che trasporta gran parte degli insegnanti che vivono nel capoluogo e vanno a lavorare nella Marsica. La prima volta era successo mercoledì 9 marzo, con la corsa delle 7.50. L’autobus, probabilmente per un guasto ai freni, si era fermato sull’A/24 all’inizio della salita verso Tornimparte, alla prima piazzola di sosta utile. C’era del nevischio, ma gran parte dei passeggeri ha preferito scendere anziché restare a bordo e sorbirsi un forte odore di fumo proveniente dalle gomme, probabilmente per un guasto ai freni. Il personale di Tua si era immediatamente attivato per far arrivare un altro bus che ha raggiunto il mezzo in panne nel giro di una mezzoretta, un tempo non eccessivo considerato il traffico a ridosso dell’uscita autostradale dell’Aquila ovest a quell’ora. Stesso scenario, con tanto di nevischio, la settimana successiva. Il bus bipiano, che trasportava decine di persone, si è fermato a ridosso dell’ingresso della galleria di San Rocco facendo scendere i viaggiatori sull’autostrada mentre le temperature erano molto basse, intorno alle 7.30 (la corsa era quella che parte dal terminal alle 7). Anche in questo caso, mezzora di attesa, con il disagio aggiuntivo che tutti i passeggeri erano stati fatti scendere. Ieri, probabilmente la situazione più al limite. L’autobus delle 7 si è fermato all’altezza di Torano lasciando molte persone ferme non solo sotto la pioggia, ma anche in una condizione di pericolo, in quanto i passeggeri sono stati fatti attendere in un’area senza piazzole di sosta. Dopo una ventina di minuti, un piccolo autobus da Rocca di Botte ha potuto caricare solo poche persone. Gli altri hanno dovuto aspettare un altro mezzo proveniente da Magliano de’ Marsi. Molti hanno perso la coincidenza o sono arrivati tardi a lavoro. Magari, nella scelta del giorno libero, l’anno prossimo qualcuno farà un pensierino sul mercoledì

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