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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/03/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Rischio attentati, nuova allerta controlli anche in Abruzzo. Forze dell’ordine concentrate sui luoghi di preghiera musulmani e sul Web. Mediatori al lavoro nei penitenziari. Dopo gli eventi tragici di Bruxelles misure ancor più rafforzate con servizi mirati nei luoghi maggioramente a rischio.

PESCARA Misure di sicurezza ancora di più rafforzate sull'intero territorio provinciale dopo gli attacchi in serie all’aeroporto Zaventem e nella metropolitana di Bruxelles. Misure che, per altro, erano state già intensificate dopo gli attentati di Parigi del novembre scorso. All'indomani di quegli eventi tragici, era stato convocato un tavolo tecnico operativo interforze, presieduto dal questore Paolo Passamonti, in cui erano stati predisposti servizi ben mirati che prevedevano uomini e mezzi praticamente nei luoghi più a rischio e sempre pronti ad intervenire, oltre a una serie di posti di controllo in assetto «rinforzato». E da ieri dispositivi di sicurezza al massimo, a cominciare dai luoghi cosiddetti sensibili e a rischio soprattutto in vista delle festività pasquali. E, dunque, aeroporto e stazione ferroviaria dove, già da mesi, è impiegato 24 ore su 24 personale specializzato del nucleo artificieri e dei cinofili antiesplosivo.
LE STRADE PRINCIPALI
Nell'elenco degli obiettivi da tenere sotto stretto controllo figurano anche tutte le principali arterie, specie quelle di accesso al capoluogo adriatico, oggetto ormai di accertamenti quotidiani attraverso posti di blocco, ed inoltre i vari punti di snodo del trasporto pubblico, sedi istituzionali, i principali edifici pubblici, scuole, ospedali e grandi infrastrutture. In quest'ultimo capitolo ricadono in particolare le autostrade che attraversano il territorio: A14 e A25, ponti e viadotti, acquedotti, linee elettriche ed infrastrutture di comunicazione. Particolare attenzione è rivolta anche ai ripetitori televisivi, a partire dagli impianti Raiway di San Silvestro, che oltre a diffondere i segnali della tv di stato nel territorio metropolitano funzionano da punto di snodo dell'alta frequenza da Pescara verso Ancona e verso Bari. Controlli, soprattutto attraverso l'attività di intelligence della Digos, naturalmente nei confronti della comunità islamica e quindi dei tre centri di preghiera islamici del capoluogo adriatico e Montesilvano, che comunque sino ad ora non ha mai destato preoccupazione. Per evitare di sottovalutare anche il più insignificante dei segnali, come richiesto dallo stesso ministro dell'Interno Angelino Alfano, saranno effettuati verifiche e accertamenti continui della polpost sul web e controlli da parte di polizia e carabinieri nelle periferie, dove la presenza delle comunità islamiche è più forte.
PENITENZIARI
Stesso discorso per le carceri dove, d'intesa con il Dap, si è deciso di rafforzare la presenza di mediatori culturali in grado di cogliere ogni segnale di proselitismo tra i detenuti di religione islamica o in aria di affiliazione. Per quanto riguarda le polizie municipali, si avvarranno nei controlli, come d'altra parte stanno già facendo, del supporto delle sale operative provinciali della questura e dei carabinieri. Nei prossimi giorni, comunque, saranno convocati dei nuovi tavoli tecnici interforze per fare il punto della situazione e predisporre nel caso servizi ancora più mirati di contrasto e prevenzione.

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