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Data: 29/03/2016
Testata giornalistica: La Nazione
Sforbiciata sui dirigenti. Allegra direttore. Trasporto pubblico la rivoluzione varata dai francesi di Ratp: da 32 a 10 manager

SULLA GARA regionale per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale su gomma pendono le battaglie legali. Ma i francesi di Ratp, che hanno vinto con Autolinee Toscane, stanno lavorando già alla rivoluzione che, secondo quanto ha affermato in più occasioni il rappresentante italiano del gruppo, Bruno Lombardi, porterà ad un servizio efficiente in tutta la Toscana.
IN CHE MODO? Anche tagliando il numero di dirigenti. Attualmente sono 32, nell'era francese saranno solo 10 per tutta la regione. Ci saranno anche dei ritorni, manager che i lavoratori di Ataf conoscono bene. Come Filippo Allegra, direttore generale di Ataf dal 2007 al 2009, che mercoledì è stato avvistato a Firenze insieme a Jean Luc Laugaa, amministratore delegato di Gest che da circa un ventennio lavora per Ratp.
ALLEGRA, che ora è consulente del gruppo francese, tornerebbe a Firenze e in Toscana da direttore generale. Voci insistenti parlano anche di un altro volto noto tra i dieci futuri dirigenti di Autolinee Toscane: Piero Sassoli, anche lui ex direttore generale di Ataf prima di Allegra, ora dg di Tiemme, che assumerebbe l'incarico di direttore d'esercizio di Autolinee Toscane. Sia Sassoli che Allegra si ricordano a Firenze anche per le vicende legate alle loro sostanziose buonuscite da Ataf, azienda allora pubblica Per il momento, però, in città i francesi gestiscono
I RITORNI E' stato al vertice di Ataf per due anni. Con lui nella squadra entrerebbe anche Sassoli solo la tramvia. Il tpl è invece ancora sotto l'esercizio di Ataf Gestioni, di proprietà di Busitalia, Cap e Autoguidovie. In azienda, qualche giorno fa, è stato raggiunto l'accordo per il premio di risultato, firmato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil, Faisa Cisal e dalla Rsu.
ANCORA APERTA la questione multe fatte ai lavoratori Ataf che hanno aderito allo sciopero selvaggio del 6 dicembre 2013. Il prefetto sta proseguendo nei ricorsi in appello contro le sentenze del giudice di pace che danno ragione ai lavoratori con la motivazione che la precettazione non sarebbe stata comunicata ai soggetti interessati. I Cobas hanno scritto una nuova lettera al prefetto, perché si fermi con i ricorsi in appello: a dicembre erano 21 quelli respinti dal tribunale di Firenze, sono oggi 30, con due giudici su quattro che si sono pronunciati a favore dei lavoratori.
«SONO ORMAI trascorsi oltre 2 anni da quando i ricorsi fatti dai dipendenti Ataf a seguito delle multe ricevute per lo sciopero del 6 dicembre 2013, hanno iniziato ad essere in larga misura accolti dal Giudice di Pace. La Prefettura, noncurante di quelle che sono le spese della giustizia, ha ricorso in appello contro tutte le sentenze perse in primo grado. Ad oggi possiamo constatare, con soddisfazione, che anche il Tribunale, quale giudice di secondo grado, conferma la sentenza di primo grado e lascia ai lavoratori la ragione in merito a quanto oggetto del ricorso. Se la prefettura non ci ascolta ci vediamo costretti a presentare eventuali esposti alla Corte dei Conti per sperpero di denaro pubblico. I soldi pagati dai contribuenti sotto forma di tasse potrebbero essere usati da tutti gli enti pubblici in maniera sicuramente più utile a favore dei cittadini», fa sapere Alessandro Nannini, dei Cobas.

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