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Data: 29/03/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Canone Rai, ecco come non pagare. Chi non possiede la tv deve inviare una dichiarazione telematica entro il 10 maggio oppure fare una raccomandata entro il 30 aprile.

Comunicazione dovuta anche in caso di famiglia con varie utenze elettriche intestate a più persone: così si eviterà di versare due volte.

MILANO Secondo l’Istat sono 944 mila le famiglie italiane che non hanno un televisore. E da quest’anno, per effetto del nuovo canone Rai nella bolletta elettrica, bisogna certificare che non si possiede un apparecchio: lo si può fare per via telematica, attraverso un centro di assistenza fiscale (pagando il servizio), o inviando una raccomandata all’Agenzia delle Entrate. Se si sceglie l’invio telematico c’è tempo fino al 10 maggio per effettuare la comunicazione, chi invece sceglie la tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno dovrà spedire il modulo - che si scarica dal sito Rai o dell’Agenzia delle entrate - con la copia di un documento personale entro il 30 aprile. E attenzione: chi mente, sostenendo di non avere una tv che in realtà possiede, rischia una sanzione da 200 a 600 euro.
SCADENZE
Il canone Rai del 2016 è stato limato a 100 euro dai precedenti 113 euro e per la prima volta sarà addebitato con i consumi elettrici. Solo per quest’anno si pagherà una prima maxi-rata di 60 euro sulla bolletta di luglio e i restanti 40 euro nei mesi successivi. Poi, dal 2017, si verseranno 10 euro al mese, da gennaio a ottobre. Ma poiché le bollette sono quasi tutte bimestrali, per la maggior parte degli italiani la tassa sulla tv equivale a 20 euro a bolletta per cinque bimestri. Dal momento che l’esenzione non è automatica, il modulo per evitare il pagamento va utilizzato anche per segnalare che il canone per il nucleo familiare è già addebitato a un soggetto diverso dall’intestatario della spesa per la luce e quindi ad un’altra utenza: è il caso, molto frequente, della famiglia in cui uno dei coniugi ha sempre pagato il canone tv mentre all’altro è titolare dell’utenza elettrica. La dichiarazione per l’esenzione deve essere presentata esclusivamente dagli intestatari della fornitura di energia per uso domestico residenziale. Non dovranno pagare il canone le seconde case e gli studenti o lavoratori fuori sede, a patto che mantengano la residenza presso il nucleo familiare principale. In sostanza, il canone segue sempre la residenza.
GLI ANZIANI
Per non versare il canone è in vigore dal 2008 la «clausola anziani non abbienti»: bisogna avere 75 anni e dichiarare di non percepire redditi per più di 8.000 euro lordi all’anno (615 al mese per 13 mensilità). L’invio della dichiarazione sostitutiva è consentito quando nessun componente della famiglia possiede televisori in nessuna delle abitazioni per le quali è titolare di utenza elettrica per uso domestico. Ancora: quando nessun componente della famiglia detiene un ulteriore apparecchio oltre quello per cui è stata presentata entro il 31 dicembre 2015 denuncia di cessazione per suggellamento. Tra l’altro la legge di Stabilità 2016 prevede che dal primo gennaio non sia più possibile la denuncia di cessazione dell’abbonamento impacchettando il televisore e dimostrando in questo modo di non usufruire del servizio: solo il nuovo modulo farà fede. L’esenzione può essere inoltrata quando sorge la necessità di variare una dichiarazione sostitutiva già presentata, perché i presupposti sono cambiati. Chi infine nel corso dell’anno attiva per la prima volta un abbonamento tv, deve inviare la richiesta di deroga entro 60 giorni dalla data in cui scatta l’obbligo di pagare il canone. Per il 2016 la dichiarazione sostitutiva avrà effetto dodici mesi se presentata con raccomandata entro il 30 aprile o telematica entro il 10 maggio. Il modulo spedito con raccomandata dal 1 maggio 2016 ed entro il 30 giugno 2016, oppure on line dalll’11 maggio 2016 al 30 giugno 2016, coprirà il canone dovuto per il semestre luglio-dicembre dello stesso anno. La dichiarazione inviata dal 1 luglio al 31 gennaio 2017 avrà effetto per l’intero canone dell’anno prossimo. Da ricordare: l’autocertificazione vale un anno, a dicembre 2016 scade e va ripresentata.

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