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Pescara, 25/07/2024
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Data: 30/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Il volo Pescara-Roma agli sgoccioli. D’Alfonso scrive all’Ad della società. Alitalia avvia il distacco soft, in alternativa offre i pullman

PESCARA «Pregiatissimo Cramer Ball, le scrivo con riguardo alle scelte commerciali che la società Alitalia intende attuare negli aeroporti di Pescara e Perugia». Inizia così la lettera di una pagina firmata martedì dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso che, insieme a quello dell’Umbria Catiuscia Marini, chiede al neo-amministratore delegato di Alitalia un incontro per evitare il taglio dei voli, come quelli su Perugia e Pescara, che la società giudica minori ed antieconomici. Un colpo che per l’aeroporto d’Abruzzo vale 42mila passeggeri nel primo anno d’avvio del Pescara-Roma. D’Alfonso, come aveva fatto con Ryanair (per la quale c’è in agenda l’incontro del 7 aprile con il ministro Graziano Delrio) chiede al 47enne australiano amministratore delegato di Alitalia la sua disponibilità a un incontro per «valutare un sistema di reciproche convenienze che porti a un aumento dei rispettivi volumi di traffico, con l’obbiettivo di migliorare e rafforzare il servizio del trasporto aereo, attraverso l’operosità di Alitalia nelle nostre infrastrutture aeroportuali». In attesa di una risposta, Alitalia prosegue la fase di distacco. Come anticipato su Il Centro, la frequenza dei voli (attualmente tre giornalieri) per la capitale diminuirà pian piano fino ad estinguersi in una quindicina di giorni, in modo da smaltire i biglietti pre venduti. In particolare dal 1 al 10 aprile è previsto un solo volo per Roma (non il ritorno) alle 10,20 con un più capiente Airbus rispetto agli Atr finora impiegati. Dalla società aerea spiegano che ai passeggeri prenotati o che si apprestano ad acquistare i biglietti viene spiegato che il collegamento può non essere svolto via aereo, ma con pullman. Chi non accetta può chiedere di essere rimborsato. Ma nella maggior parte dei casi (circa il 90 per cento) si tratta di passeggeri che devono andare a Roma per prendere un altro volo a lungo raggio e quindi è probabile che non vadano a rinunciare alla copertura alternativa.

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