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Data: 30/03/2016
Testata giornalistica: La Nuova Sardegna
Il giudice: cig illegittima per Meridiana. I 25 piloti si erano rivolti al tribunale per il riconoscimento dei soldi persi negli anni di ammortizzatori sociali

"Parzialmente accolto". Il giudice del lavoro di Tempio ha dato in parte ragione a 25 piloti di Meridiana che avevano contestato la loro messa in cassa integrazione decisa dalla compagnia aerea di Olbia nel giugno del 2011 e poi estesa nel dicembre del 2012, con il parere favorevole del Governo. Difesi dall'avvocato Franco Focareta, il legale che aveva dato la vittoria alla Fiom nel contenzioso con la Fiat, e sostenuti dall'Apm (l'associazione che li rappresenta), i 25 piloti avevano chiesto di vedersi riconosciuti i soldi persi negli anni in cui sono stati messi in cassa. Soldi che ammontano a molte migliaia di euro. Il tribunale ha dato loro ragione parzialmente, riconoscendo una somma al momento non conosciuta ma significativamente inferiore alle richieste. Soprattutto, il giudice del lavoro ha sancito che la loro messa in cassa integrazione era illegittima. Impossibile avere maggiori dettagli sulla sentenza: per averli occorrerà aspettare il deposito delle motivazioni. Ma il pronunciamento di Tempio ha aperto, ieri sera, una serie di interrogativi. Perché la cassa è illegittima? Vale per tutti i dipendenti? Meridiana sarà costretta a restituire all'Inps (e dunque allo Stato) i soldi pubblici usati per pagare i propri dipendenti? No, lo scenario non è questo. Anche se a breve ci saranno tre tribunali chiamati a pronunciarsi proprio su un punto: Meridiana poteva, o no, applicare la cassa integrazione? Lo spiegano sia l'avvocato Focareta, sia l'Apm, sia l'azienda. «Il giudice di Tempio ha riconosciuto l'illegittimità della cassa applicata dal 2012 - spiega Foca - reta -. Naturalmente, aspettiamo le motivazioni. Perché è stato ammesso un danno non particolarmente significativo». L'avvocato chiarisce anche un aspetto fondamentale: «L'illegittimità della cassa è stata riconosciuta per i 25 piloti che l'hanno subìtain modo forzoso, non per tutti i dipendenti. Questa era infatti la domanda giudiziale posta al giudice - dice Focareta Però ci sono altre tre cause collettive, davanti ai tribunali di Tempio, Busto Arsizio, Verona, in cui al giudice sarà chiesto di dichiarare illegittima la cassa integrazione in sé concessa nel 2011 e nel 2012». La prima udienza è in programma nei prossimi giorni. Positivo il commento dell'Apm. «Se un tribunale, seppure di primo grado, dichiara illegittima la cassa integrazione dà un segnale forte contro l'operato della dirigenza di Meridiana » dice il segretario Emiliano Baragatti. E l'azienda? Meridiana commenta la sentenza di Tempio spiegando che non è «una sconfitta. Le cause erano le più diverse. C'erano piloti che avevano chiesto volontariamente la cassa per lasciare l'azienda, e che poi, dopo la riforma Fomero, avevano chiesto di tornare in azienda, quando ormai le turnazioni erano fatte. C'erano piloti che, andati in cassa integrazione a zero ore, l'avevano contestata. Aspettiamo di leggere le motivazioni e poi faremo appello. Perché il giudice ha riconosciuto un danno ai piloti di molto inferiore a quanto da loro richiesto, accogliendo così le nostre ragioni». La sentenza si inserisce nel quadro di un lungo contenzioso legale tra Meridiana e alcune sigle sindacali, e nel mezzo della difficilissima trattativa sul rinnovo del contratto di lavoro e sul numero degli esuberi, le due condizioni poste dal Qatar per comprare il 49% della compagnia aerea di Olbia.

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