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Pescara, 25/07/2024
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Data: 31/03/2016
Testata giornalistica: Prima da Noi
Abruzzo. Aeroporto, porti e treni: «L’anno nero dei trasporti regionali». Con la Tua si stanno realizzando tutte le fosche previsioni del centrodestra: «Bilanci in fortissima difficoltà, visto che solo Gtm era in attivo, e una politica sul personale disastrosa»

ABRUZZO. È stata protocollata e depositata ieri mattina la richiesta di convocazione di una seduta urgente e straordinaria del Consiglio regionale sul dramma dei Trasporti che ormai l’Abruzzo sta vivendo.

Un aeroporto praticamente chiuso, con l’addio prima di Ryanair (c’è ancora spazio per tornare indietro?) e ora di Alitalia; lo sviluppo delle linee ferroviarie ferme al palo; Tua in stallo; e i porti destinati a essere schiacciati dall’Autorità portuale di Ancona dopo che il Governo Renzi, con il Ministro Delrio ha rifiutato il passaggio con l’Authority del Lazio. «Ormai siamo al disastro totale e dobbiamo capire come subentrare a un Pd incapace per arginare i danni e fermare la deriva» denuncia il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri che ha depositato l’istanza, indirizzata al presidente del Consiglio regionale Di Pangrazio e sottoscritta dai consiglieri di centrodestra Mauro Febbo, Giorgio D’Ignazio, Paolo Gatti, Gianni Chiodi ed Emilio Iampieri.

«Temevamo la doccia fredda e puntuale è arrivata – ha affermato il capogruppo Sospiri -. Mentre il Governatore D’Alfonso ha trascorso mesi a sbandierare le sue presunte amicizie ‘romane’ con questo e quel Ministro, gli stessi Ministri hanno continuato a mostrare assoluta indifferenza per l’Abruzzo e le sue realtà, e non hanno risparmiato colpi contro la nostra economia completamente massacrata».

Quando, nelle scorse settimane, il Governo ha ufficializzato il passaggio dei porti abruzzesi sotto il governo dell’Authority di Ancona, Forza Italia sostiene di aver capito che la frittata era fatta: «colpa della nostra assenza di autorevolezza ai tavoli romani, perché il Pd e il Presidente D’Alfonso non hanno, evidentemente, alcuna voce in capitolo e subiscono passivamente qualunque determinazione disposta dal loro Governo Renzi».

Ma subito il Governatore con il fedele consigliere D’Alessandro hanno smentito il centrodestra, gettando acqua sul fuoco e preannunciando la rettifica del provvedimento che avrebbe visto Pescara passare con l’Authority del Lazio.

Ma alla vigilia di Pasqua, altra riunione decisiva, è arrivata la smentita del Ministro Delrio: il provvedimento non si cambia, l’Abruzzo resta sotto Ancona che dovrà decidere dello sviluppo dei porti di Pescara e Ortona, dovrà decidere le ‘vocazioni’, le opere di sviluppo, e anche gli eventuali finanziamenti disponibili.

«Una follia totale», contesta Sospiri:«Pescara e Ortona non possono essere schiacciate e sottomesse all’Autorità marchigiana che, inevitabilmente e logicamente non avrà alcun interesse a seguire lo sviluppo della portualità abruzzese. Il che si tradurrà nella nostra fine completa, l’ultima ciliegina sulla torta di una politica abruzzese in tema di trasporti che fa acqua da tutte le parti e che oggi è ormai alla catastrofe. In pochi mesi l’intero settore si sta letteralmente sgretolando».

L’AEROPORTO E GLI ALTRI

Già perchè l’aeroporto sta vivendo il suo periodo peggiore, prima con la fuga di Ryanair e oggi persino di Alitalia. Secondo Sospiri non c’è dubbio che sia colpa, anche in questo caso, della nuova governance regionale e della Saga, «completamente assenti e incapaci di partecipare e di gestire qualunque tavolo di mediazione e di dialogo istituzionale».

Con la Tua, la nuova società del Trasporto pubblico urbano, che ha assorbito Gtm, Sangritana e Arpa, si stanno realizzando tutte le fosche previsioni del centrodestra: «bilanci in fortissima difficoltà, visto che solo Gtm era in attivo, e una politica sul personale disastrosa».

Per non parlare dello sviluppo delle linee ferroviarie: «dopo decine di incontri con i vertici di Ferrovie dello Stato, il Governatore D’Alfonso non ha saputo superare la fase delle chiacchiere, ovvero non un cantiere è partito, tutto è fermo al palo. Sicuramente il 2016 è l’anno nero per i Trasporti abruzzesi, ma è evidente che non possiamo accettare tale situazione in maniera supina: il Governatore ci deve delle spiegazioni, le deve a tutti gli abruzzesi e soprattutto deve dire cosa intende fare per arginare i danni fin qui messi in cantiere».

E ieri mattina, come preannunciato, Forza Italia ha richiesto la convocazione della seduta urgente e straordinaria del Consiglio regionale, con il seguente ordine del giorno: ‘Impegni della Regione Abruzzo affinché le infrastrutture portuali, l’aeroporto d’Abruzzo, le tratte ferroviarie e la Società Unica Abruzzese di Trasporto (Tua) siano rilanciati’. Nella seduta sarà chiesto conto di quanto fatto sino a oggi e soprattutto si cercherà di capire quale strategia bisognerà attuare per arginare «le lacune del Presidente D’Alfonso».

VIA LIBERA AL PRIVATO SULLA ROMA-L’AQUILA

Intanto il Consiglio di Stato ha dato il via libera all’impresa Gaspari di servizi in concorrenza a Tua sulla direttrice Roma-L'Aquila con viaggi a partire da 1 euro.

Insorgono i sindacati. «Alla sentenza del Tar di Pescara dello scorso anno con la quale la Magistratura, dando ragione al vettore privato, ha esplicitamente evidenziato le responsabilità della Regione Abruzzo per non aver individuato chiaramente i servizi pubblici essenziali» denuncia la Filt Abruzzo, «si è aggiunta la sentenza del Consiglio di Stato che ha sostanzialmente confermato il giudizio del Tribunale Amministrativo Regionale».

«La Regione», spiega Franco Rolandi, «pur essendo chiamata in causa dalla Filt Cgil affinché manifestasse le eventuali contromosse da adottare per tutelare la società regionale di trasporti, si è limitata a fare “spallucce” annunciando una prossima presentazione di una specifica norma che vada a regolamentare e programmare i servizi minimi, ma che ovviamente, arriverà tardi quando il danno sarà forse irrecuperabile».

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