LA VERTENZA, e la protesta, si muove ormai su due fronti. Quello, più immediato, che a meno di improbabili colpi di scena porterà allo sciopero di 24 ore proclamato dai sindacati di Atp per martedì prossimo. E quello, oggetto di una procedura di raffreddamento avviata contro la Regione in virtù del mancato rispetto delle promesse relative ai prepensionamenti. Procedure, queste, che potrebbero portare a una nuova proclamazione di astensione dal lavoro per fine aprile. Lo sciopero di martedì 5 aprile proclamato da Filt Cgi l, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Trasporti sarà di un giorno intero, 24 ore, col servizio di trasporto pubblico assicurato nei soli orari di garanzia previsti dalla legislazione nazionale, e cioè dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Prima , i rappresentanti dei lavoratori parleranno direttamente alla cittadinanza attraversi un'assemblea pubblica convocata per domani all'auditorium della Filarmonica di Chiavari, in largo Pessagno. Presenti anche diversi esponenti politici: Mario Tullo, deputato Pd; Luca Pastorino, depurato di Possibile; Vito Vattuone, senatore Pd; Gianni Pastorino, consigliere regionale di Rete a sinistra; Antonino Oliveri, consigliere delegato ai trasporti della Città metropolitana; Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia; Luca Garibaldi, consigliere regionale Pd; e i sindaci Roberto Levaggi, Chiavari; Valentina Ghio, Sestri Levante, e Giuseppe Sanguineti, Lavagna. Invitati pure i rappresentanti dei partiti e delle istituzioni del territorio genovese.Sul tavolo, oggi, non ci sono soltanto gli stipendi decurtati degli autisti, ma anche la prosecuzione stessa del servizio (l'azienda ha annunciato l'intenzione di dare un'importante sforbiciata alle corse nelle domeniche e nei festivi) e la vendita ai privati di un pacchetto importante di azioni dell'azienda.