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Pescara, 25/07/2024
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Data: 01/04/2016
Testata giornalistica: Il Tempo
Per Rettighieri la missione è possibile: «Perdite dimezzate, rinnoviamo la flotta» I Dirigenti? «Sono stato dipinto come un tagliatore di teste, ma non è così. E’ vero però che chi non raggiunge gli obiettivi non può restare in azienda. Io voglio lavorare persone che si assumano delle responsabilità, non che scarichino i problemi. Intanto, ho già snellito la catena di comando riducendo le direzioni da 10 a 2.

Centocinquanta nuovi bus in servizio entro pochi mesi, sostituzione dei binari e della linea elettrica delle metropolitane, aria condizionata sulla linea B/B1 e sulla Roma-Lido. Atac prova a ripartire. Il lavoro del nuovo dg Marco Rettighieri, e del suo staff non sarà facile, ma una buona notizia potrebbe arrivare dall’approvazione del bilancio 2015: ancora una perdita, è vero, ma stavolta dimezzata: circa 70 milioni di euro rispetto ai 141 milioni del 2014, che l’estate scorsa estate hanno portato la municipalizzata sull’orlo del baratro. «Ma oggi abbiamo un’azienda patrimonializzata – sottolinea Maria Grazia Russo, sorta di ministro delle finanze di Atac e braccio destro di Rettighieri – che entro il 2018 azzererà le perdite». I problemi però restano: un terzo dei mezzi di superficie (734 su 2114 fra bus, tram e filobus) è giornalmente fermo in officina, i treni sono vetusti e i convogli delle ferrovie concesse hanno la stessa età del canuto direttore generale. C’e’ ancora speranza per quest’azienda? «Non esiste alternativa al sì», risponde rigoroso Rettighieri, spalleggiato da Maria Grazia Russo e dal direttore del settore movimento, Roberto Monichino, oltre che dall’amministratore unico, Armando Brandolese.
Rettighieri, è normale che un terzo dei mezzi sia fermo in officina?
«Purtroppo no, ma abbiamo una flotta piuttosto vetusta. L’età media dei bus è di oltre 10 anni, quella dei tram di 32. In più le sofferenze economico-finanziarie dell’azienda hanno reso molto complesso il rapporto con i fornitori. Tuttavia stiamo internalizzando le manutenzioni e abbiamo migliorato la media dei mezzi che ogni giorno sono in grado di circolare. I problemi restano. Ci sono 1400 vetture arrivati alla soglia limite di anzianità, il nostro parco è formato da 13 modelli differenti di autobus. Il nostro piano è ambizioso, puntiamo ad acquistare 800 mezzi nuovi. E a breve sperimenteremo anche i bus a idrogeno».
Anche le metropolitane andrebbero rinnovate...
«Questa estate svolgeremo lavori di ammodernamento delle linee che non avranno forti ripercussioni sull’utenza, ma saranno decisive per mettere l’aria condizionata sulla linea B e sulla Roma-Lido. Sulla ferrovia per Ostia ho visto e filmato personalmente i disagi, ma mentre fino a 3 settimane fa si viaggiava con 4 vetture ora si va tra le 9 e le 12 ogni giorno, perché stiamo riducendo i tempi di attesa: in estate 8 convogli su 12 avranno il sistema di climatizzazione».
I cittadini denunciano anche la sporcizia sui mezzi
«Stiamo rivoluzionando il sistema di pulizie. Vogliamo che i mezzi si puliscano costantemente, ad ogni capolinea ed anche a bordo se necessario. Gli utenti hanno diritto a bus e treni accoglienti. E’ anche un incentivo ad abbattere l’evasione, che oggi stimiamo al 25% sull’intera rete Atac e che va azzerata almeno sulle metropolitane» .
Altre note dolenti: i conti. Senza soldi, non si va avanti. E’ ottimista?
«Finalmente abbiamo un contratto di servizio certo, con erogazioni annuali di 430 milioni di euro, più 50 milioni che il Comune ci riconoscerà se avremo raggiunto gli obiettivi di bilancio e di servizio. E’ una sfida che non possiamo perdere. Il bilancio 2015 in corso di approvazione ci dice che abbiamo pressoché dimezzato la perdita dello scorso anno, e puntiamo nel triennio al pareggio sostanziale. Non solo: abbiamo diminuito i debiti, da 1,5 a 1,3 mi liardi».
Al suo secondo giorno ha messo mano al settore del Personale: i dirigenti diminuiranno ulteriormente rispetto ai 48 attuali? Adotterà nuove soluzioni di riqualificazione per gli impiegati?
«Sono stato dipinto come un tagliatore di teste, ma non è così. E’ vero però che chi non raggiunge gli obiettivi non può restare in azienda. Io voglio lavorare persone che si assumano delle responsabilità, non che scarichino i problemi. Intanto, ho già snellito la catena di comando riducendo le direzioni da 10 a 2. Per il resto, sicuramente metterò in campo azioni di riorganizzazione del personale».
Se aumentasse la velocità commerciale non avreste bisogno di acquistare nuovi mezzi
«E’ un problema serio. I nostri mezzi di superficie procedono in media a 13-14 km/h. Negli ultimi anni le preferenziali si sono ridotte da 100 a 68 km, contro i 1900 km assegnatici. Spero che il prossimo sindaco sia sensibile al tema, che è economico e non ideologico».

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