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Data: 01/04/2016
Testata giornalistica: Il Tempo
Roma Tpl, scongiurati i 140 licenziamenti

Tirano un sospiro di sollievo i 140 lavoratori che rischiavano il posto in Roma Tpl Scarl, il Consorzio privato che gestisce per conto di Atac il 20% del trasporto di superficie in città, prevalentemente in periferia.
Il tavolo sindacale svolto in Regione Lazio e conclusosi la scorsa notte, infatti, ha portato al ritiro della procedura di licenziamento per i dipendenti amministrativi e per gli ausiliari del traffico coinvolti e all’approvazione da parte dell’ente regionale di una cassa integrazione in deroga da 700mila euro per la durata di tre mesi. Il Consorzio, infatti, da tempo denuncia una grave situazione economica, che nell’ultimo bilancio ha portato a un debito strutturale di oltre 200 milioni di euro, a fronte di un capitale sociale iniziale di 30 milioni. Una situazione surreale, dato che Roma Tpl ha un contratto con il Comune di Roma da 100 milioni di euro l’anno (ottenuto grazie a un appalto vinto con lo 0,8% di ribasso) e ulteriori commesse, sebbene l’azienda da tempo denuncia forti ritardi nei pagamenti che l’avrebbero costretta a indebitarsi con le banche. A farne le spese, da alcuni anni, sono i lavoratori, che escono da oltre un anno in regime di solidarietà e che non vengono saldati con regolarità: nel novembre scorso gli autisti hanno bloccato buona parte della città per 8 giorni prima che intervenisse in prima persona il commissario prefettizio Francesco Paolo Tronca, con un versamento cash di oltre 50 milioni di euro.
Di certo, al di là dei contenziosi fra l’azienda e il Comune, la vicenda di Roma Tpl è a tutti gli effetti una bomba a orologeria. I sindacati sono allarmati dai conti del Consorzio, ma a loro volta sono spaccati fra di loro: l’accordo di mercoledì notte, infatti, è stato raggiunto grazie ad una parte delle sigle che ha mantenuto aperta la discussione, nonostante le altre abbiano abbandonato il tavolo ancora prima di iniziare. Se le proposte indicate nell'accordo non fossero sufficienti a risolvere la situazione - hanno aggiunto i sindacati -, è prevista la cassa integrazione in deroga per una durata di 3 mesi alla fine dei quali si rientrerà a pieno regime.

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