Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.579



Data: 03/04/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Società partecipate. La Regione scopre di averne due in più. L’ammissione nella relazione inviata alla Corte dei conti «Situazione molto eterogenea da razionalizzare»

PESCARA Può capitare che mettendo ordine tra le società partecipate e controllate dalla Regione ne spuntino due nuove, passate inosservate, forse dimenticate, perché messe da tempo in liquidazione: sono il Centro alta formazione Valle Peligna-Alto Sangro e la Società meridionale saccarifera e Agroalimentare. Due società della galassia formata da sette partecipate, da 10 controllate e da 68 partecipate indirettamente dalla Regione attraverso le proprie controllate, in primis la Fira, entrata con propri capitali di rischio in numerose start-up dai nomi suggestivi (ma non per questo prive di futuro): Picchio spa, Terbroker, Skipassgo, Quick, Villa Cervia, Eatness, Suncity, e via di seguito. Queste e altre preziose informazioni sono contenute nella relazione che la Regione ha inviato alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti, dopo un passaggio in giunta il 31 marzo, per il vaglio previsto dalla legge. Un passaggio «niente affatto formale», scrive il presidente Luciano D’Alfonso nella relazione che introduce il rapporto, «ma momento fondamentale di riflessione sulle prospettive strategiche e gestionali perseguite» dalla regione «attraverso le proprie società partecipate». Lavoro non facile, dato che il portafoglio posseduto dall’ente appare quanto mai «eterogeneo», scrive il governatore, «frutto sia delle varie normative speciali che le hanno istituite o ne hanno autorizzato la partecipazione da parte delle varie giunte regionali che si sono avvicendate, sia dei differenti momenti storici nei quali sono stati realizzati detti interventi». E’ per questo che capita di trovare società con più consiglieri d’amministrazione che dipendenti (per esempio il Crivea che ha 4 amministratori e due dipendenti, o il Centro Agroalimentare Valle della Pescara: tre amministratori e due dipendenti), oppure composte dai soli amministratori. Ora i tempi sono cambiati. Con il Piano Cottarelli, il governo nazionale ha deciso di mettere ordine nelle partecipate delle Regioni stabilendo criteri rigidi, basati sui bilanci, ma soprattutto sulla funzionalità delle società e sulla coerenza della loro mission rispetto alle finalità istituzionali. La Regione punta nella relazione a sottolineare i principali risultati ottenuti nel primo biennio di governo: e in particolare la fusione delle tre società di trasporto Gtm, Arpa e Sangritana nella società Tua (Società unica abruzzese di trasporto). Altri interventi hanno riguardato Abruzzo Engineering, destinata dapprima alla liquidazione, ora oggetto di un piano di razionalizzazione e rilancio attraverso l’acquisizione del capitale sociale di AE posseduto da Selex Se.Ma, pari al 30%, e parallela rinuncia di Selex al contenzioso risarcitorio attivato nei confronti della Regione. Con l’obiettivo di arrivare al totale controllo a capitale pubblico di AE, . Iniziative di rilancio e valorizzazione sono state disposte a favore di Abruzzo Sviluppo e dei tre consorzi di ricerca agricola Cotir, Crab e Crivea, destinati alla liquidazione, ma che andranno incontro a un programma di fusione e/o integrazione. Nel limite del possibile, dunque, la Regione in questa prima fase di razionalizzazione delle sue partecipate e controllate, ha tentato soprattutto di garantirne la sopravvivenza, anche di quelle più in sofferenza, si vedrà a quale prezzo. Il 2016 sarà invece l’anno della riorganizzazione della Fira, la finanziaria regionale, e delle varie società che si occupano di lavoro. Dopo quella della Tua, la partita più impegnativa.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it