PESCARA Una tensione palpabile nell’aria, le forze dell’ordine mobilitate in massa e una macchina della sicurezza scattata immediatamente. Ma alla fine, dopo un’ora, un sospiro di sollievo generale, i visi che si distendono e una stretta di mano vigorosa tra gli investigatori soddisfatti per lo scampato pericolo. Un trolley abbandonato alla pensilina del bus di fronte all’aeroporto ha seminato l’allarme bomba nella tarda mattinata di ieri. La Tiburtina è stata rapidamente bloccata nei due sensi per mettere in sicurezza tutta la strada, oltre allo stesso scalo, nel raggio di centinaia di metri. Sul posto sono piombate le forze dell’ordine, dai carabinieri della compagnia di Pescara, che hanno bloccato l’accesso all’arteria, ai vigili del fuoco, alla polizia municipale di San Giovanni Teatino. L’area è stata evacuata in pochi minuti per consentire agli artificieri di agire nella massima sicurezza. Il trolley è stato fatto brillare e, per fortuna, non conteneva alcun ordigno. Dentro era completamente vuoto e probabilmente era stato abbandonato perché difettoso. Una leggerezza, di questi tempi. Si è trattato, alla resa dei conti, di un falso allarme, ma ogni cautela non è mai eccessiva in questa fase di stragi e raid a sorpresa dei terroristi in Europa e all’estero. La viabilità è tornata regolare e non si sono registrati problemi particolari. Sul posto hanno operato gli artificieri dell'Arma. Ha collaborato anche la polizia di frontiera, che ha provveduto, tra l'altro, ad allertare Enac ed Enav perché c'era un aereo che doveva atterrare, ma la situazione si è risolta prima dell'arrivo del volo, anche se i passeggeri hanno dovuto comunque attendere la fine delle operazioni prima dello sbarco.