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Pescara, 25/07/2024
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Data: 04/04/2016
Testata giornalistica: I due punti
La Funicolare per Colleparco è una cagata tremenda...( si può dire?) di Giancarlo Falconi

La corazzata Kotiomkin…( Potëmkin) è una cagata pazzesca!
Siamo giunti a questo livello a Teramo.
Ha ragione Paolo Gatti quando non si preoccupa per la teleferica, la funivia, la cabinovia, funiculì o funiculà del Masterplan del buon D'Alfonso e del suo uomo di fiducia, il Rettore e altri incarichi, Luciano D'Amico.
Ha ragione perchè tutti quei soldi non arriveranno mai.
Forse per i programmi più seri, più utili ma il progetto che unirà la villa comunale zona Ipogeo ( schifogeo) e la collina che frana ad alto rischio idrogeologico, il panoramico quartiere residenziale di Colleparco, continua il suo iter documentale.

Quanto ci costerà l'opera e quanto di manutenzione?
Milioni di euro a parte per la progettazione, la fattibilità, la costruzione, la manutenzione e le spese ordinarie potrebbero diventare la spada di Damocle del futuro di Teramo.
Il paragone corre con la sorella dei Prati di Tivo.
Cento trenta mila euro di consumo elettrico con la struttura montana che non funziona in maniera continuativa.
Le spese per il personale di guida, gestione e pulizia.
La manutenzione ordinaria che sfiorerà i 50 mila euro all'anno.
Per cercare di dare un senso di economicità, ma un senso lontano al pareggio dei conti, ci vorrebbero almeno 5 mila utenti giornalieri.
Una cifra assurda che non potrebbe essere raggiunta neanche con la deviazione del traffico di pullman, bus, tram, treni, aerei, droni, scuolabus, piste ciclabili, dei trenini a Colleparco.
Intanto a Venezia, per esempio, l'ovovia del ponte di Calatrava sta per essere dismessa.
I costi sono diventati il triplo del preventivato.
I problemi?
" I tecnici dell’Ufficio Lavori pubblici evidenziano i motivi delle continue manutenzioni: problemi tecnici e uso delle batterie. Errori tecnici incredibili: basta passare dal sole alla pioggia perché si blocchi tutto".

La domanda è sulla bocca di tutti.
Perchè?
Soprattutto perchè ad ogni pensiero filosofico, moda, tendenza ideologica, manifestazione, pianificazione, prospetti, propositi, studi, corre, accorre, in soccorso del Rettore D'Amico, il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino?
Che cosa si nasconde dietro questo immenso desiderio del fare anche a prescidenre dell'ovvio e della fattibilità?
Si potrebbe lasciare un segno in Città anche evitando simili errori di quantum visivo e strutturale.
Il sindaco Brucchi potrebbe imitare il buon Fantozzi ed esprimere a gran voce il pensiero di (quasi) tutti?
Noi, per conto nostro, raccoglieremo nel caso le firme per un referendum.
Fino alla fine.

Il genio è fatto di umiltà e il resto sono personalismi per future candidature a sindaco, governatore, amministratore di condominio e per le parlamentari del presidente Di Sabatino.
Il buon Renzo, se dovesse continuare ad avallare ogni rettorata senza sentire minimamente l'opinione dei teramani, diventerebbe il favorito per il ruolo del Magnifico Paggetto di Corte.
Il vestito, usato, è pronto.

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