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Pescara, 25/07/2024
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Data: 05/04/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Dayco non scherza, sindacalisti sospesi. Lettera di contestazione ai chi ha firmato il comunicato inviato ai giornali, ma i lavoratori rispondono con lo sciopero

CHIETI La magia del “magnifico Abruzzo” che salta fuori dai versi di Gabriele d’Annunzio verrà rievocata giovedì prossimo, 7 aprile, nell’aula magna dell’istituto “Galiani”, dalle ore 9.30 alle 13, grazie all’evento organizzato dalla scuola e dedicato al poeta vate e alla nostra regionale. Si parte con la proiezione del video “Pietra di Maja” a cura della professoressa Luisa Pistacchio. A seguire ci sarà la rappresentazione scenica “Vi presentiamo d’Annunzio”, a cura di Ludovica Pasi e Massimo Biasone.(a.i.)CHIETI Lavoratori in sciopero ieri mattina davanti ai cancelli della sede teatina della Dayco. La protesta è scattata dopo l’incontro che c’è stato nella stessa mattinata con i delegati sindacali e i vertici aziendali a seguito del comunicato stampa che i rappresentanti dei lavoratori avevano inviato la settimana scorsa ai giornali. L’incontro si è chiuso con la sospensione dal lavoro di tutti e sei i membri della rappresentanza sindacale unitaria (rsu). La nota sindacale che ha scatenato il putiferio entrava nel merito della gestione aziendale riferendosi ad essa in termini critici. A quel comunicato stampa, pubblicato dal nostro giornale, ha fatto seguito una secca smentita da parte del vertice aziendale, pubblicata pure quella. Ieri mattina, come hanno riferito i sindacati, i sei membri della rappresentanza sindacale unitaria sono stati chiamati a colloquio dal vertice aziendale della sede teatina, che impiega circa 300 dipendenti nella produzione cinghie di trasmissione in gomma destinate agli autoveicoli delle case più prestigiose e che proprio a Chieti ospita anche la sede direzionale. «Nel corso dell’incontro partito alle 11», riferisce Ettore Di Natale della Femca Cisl, presente ieri mattina davanti ai cancelli insieme a Carlo Petaccia della Filctem Cgil e Carlo Martelli della Uiltec, «ci è stata letta una lettera di contestazione in cui il vertice aziendale ha illustrato le proprie ragioni. Come prevede il contratto collettivo nazionale di lavoro, ci hanno detto che dobbiamo rispondere alla lettera nell’arco di cinque giorni, giustificando il nostro operato. Contestualmente a questo percorso, ci è stato detto che l’intera rsu in blocco sarebbe stata sospesa dal lavoro. Vorrei sottolineare che la rsu Dayco è stata votata dal 97% dei lavoratori». Potrebbe essere l’anticamera del licenziamento? «Non c’è la certezza matematica che la sospensione porti direttamente al licenziamento», spiega Petaccia, «l’iter ora prevede l’apertura di un tavolo di conciliazione presso gli organi preposti, ovvero la Direzione territoriale del lavoro. A questo punto può esserci conciliazione tra le parti, ma può anche non esserci. Ovvio che una risposta così forte da parte dell’azienda, ci preoccupa moltissimo. Di qui la decisione, seguita all’esito di quell’incontro, di incrociare le braccia e rimanere fuori dalla fabbrica. Anche perché, come ricordava il mio collega, la rsu è stata votata dalla stragrande maggioranza dei lavoratori e, dunque, questo atto interessa tutti». Lo sciopero è stato indetto per l’intera giornata, ha coinvolto cioè i lavoratori di tutti i quattro turni su cui è distribuita la giornata lavorativa del sito industriale. Iniziato ieri mattina a mezzogiorno, finirà dunque a mezzogiorno di oggi. I lavoratori, in attesa della nuova mattinata di sciopero, sono stati fermi davanti ai cancelli anche nella notte. Nel frattempo i sindacati hanno iniziato a lavorare alle memorie difensive da presentare alla Dtl.


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