PESCARA Il primo appuntamento è fissato alle 8 direttamente con il fondatore e patron della società aerea low cost Michael O’Leary e il responsabile commerciale, David O’Brien; il secondo alle 9 con il ministro dei Trasporti Graziano del Rio. Sull’agenda l’argomento è sempre lo stesso: come riuscire a convincere Ryanair a tornare indietro dalla decisione di chiudere dal 26 ottobre la base all’aeroporto d’Abruzzo e di tagliare cinque degli attuali sette collegamenti (resterebbero solo Bergamo e Bruxelles Charleroi). Una giornata delicata e dall’esito atteso per la delegazione abruzzese capeggiata dal governatore Luciano D’Alfonso e composta dal sindaco di Pescara Marco Alessandrini, dal presidente e dal direttore della Saga (società aeroportuale) Nicola Mattoscio e Luca Ciarlini, e dal direttore regionale del Dipartimento trasporti Maria Antonietta Picardi. Una riunione che si annuncia decisiva anche per l’aeroporto di Alghero – dove Ryanair ha deciso di tagliare sette rotte – e che serve soprattutto per confrontarsi sugli aumenti delle accise comunali sugli scali varati dal governo a gennaio, pari a 2,5 euro a biglietto. Il pressing partito da Abruzzo e Sardegna verso Delrio, tende verso una deroga che esenti gli scali. Nel frattempo si muovono anche gli imprenditori del comparto turismo che stanno raccogliendo le sottoscrizioni per recuperare fondi necessari a trattare con compagnie low cost e la stessa Ryanair con l'obiettivo di salvare la stagione turistica ormai alle porte.