TERAMO Dopo gli attriti con la Regione sulla Teramo-Mare, nascono nuove polemiche. Questa volta riguardano il collegamento della statale 80 tra Teramo e Giulianova che dall'Anas dovrebbe tornare nella competenza della Provincia. Il che significa, in assenza di fondi per le manutenzioni, che un'arteria fondamentale per i teramani diventerà presto un colabrodo. A svelare i contenuti di una proposta che l'Anas ha rimesso alla Regione è il consigliere provinciale Franco Fracassa allarmato dal piano di redistribuzione di competenze che l'Emiciclo starebbe valutando. Un piano che, secondo quanto ipotizzato dall'Anas, penalizza fortemente il Teramano a favore di Pescara e L'Aquila. «E' noto», spiega Fracassa, «che l'Anas riesce a manutenere le strade meglio di come possano farlo le Province che non hanno soldi. Qualora fossero recepite queste indicazioni, sarebbe un bel regalo ad alcuni territori visto che nel piano Pescara cede all'Anas quasi 100 chilometri di strade e L'Aquila 288, mentre Teramo cede solo 20 chilometri». La beffa, secondo Fracassa, è che Teramo si troverebbe a cedere una strada in perfette condizioni, cioè la provinciale (ex statale) 259 che da Alba conduce a Sant'Egidio, dove sono stati spesi 6 milioni di euro. In tema di paragoni il consigliere rileva che al contrario l'Anas non prevede di cedere chilometraggio a Pescara, all'Aquila cederebbe solo 12 chilometri di strade da manutenere, mentre a Teramo cederebbe 18 chilometri e mezzo: proprio il tratto di statale 80 che conduce a Giulianova che necessita di manutenzioni costanti. «Mi opporrò in tutte le sedi contro questo ennesimo "pacco" che si vuole rifilare ai teramani», ha detto Fracassa, «è ovvio che dietro questo piano c'è la volontà politica di fare un regalo alle Province "amiche". Sconcerta il fatto che non solo l'Anas in termini di chilometraggio prevede di accollarsi un pugno di chilometri, ma che noi cediamo all' Anas una strada nuova di zecca in cambio della statale 80 super trafficata».