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Data: 14/04/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Aeroporto Sanzio, la Casini: «Bloccate lo sciopero» I lavoratori: «Prima i soldi, poi parliamo»

ANCONA Aeroporto, dopo l’annuncio dello sciopero da parte dei sindacati, l’assessore alle Infrastrutture Anna Casini tenta un'ultima carta per arrivare a un accordo. All'indomani dell'infuocata assemblea dei lavoratori in cui si è deciso di andare avanti con la protesta e dopo la nota della Corte dei Conti che ha ribadito l'invito alla Regione a valutare l'opportunità del mantenimento della società Aerdorica alla luce delle continue perdite, la Casini tende la mano. «L’obiettivo della Giunta sull'aeroporto - dice - resta la privatizzazione nel più breve tempo possibile. Su questo si sta concentrando il lavoro della Regione, sulla base delle indicazione date dall'Enac e tenuto conto di quanto scritto dalla Corte dei Conti». Dalla premessa all'invito ai sindacati a firmare l'accordo proposto dal cda di Aerdorica ai lavoratori per la cassa integrazione. «Un accordo - sottolinea - che garantisce gli stipendi arretrati e tutela tutti i posti di lavoro con la cassa integrazione. Un'intesa che ha l'obiettivo, oltretutto, di mettere in sicurezza l'aeroporto. Gli stipendi sono garantiti a tranche entro giugno, compresi gli arretrati, gli adeguamenti contrattuali bloccati dallo scorso anno e i buoni pasto, tutte richieste avanzate dai lavoratori e pienamente accolte». La conclusione, infine. «Siamo - dice - ad un momento cruciale. Dobbiamo tutti assumerci la responsabilità di dare l'ultima possibilità all'aeroporto di salvarsi e rilanciarsi garantendo tutti 102 posti di lavoro».
Pronta la replica dei sindacati che rispediscono al mittente l'invito. «Stupisce - dice Fabrizio Fabbietti, Cgil Trasporti - l'atteggiamento della Regione che al tavolo della trattativa si comporta in un modo e pubblicamente in un altro. È poi paradossale che il governo regionale affidi la conduzione del confronto a due tecnici, il segreterio generale Costa e la consulente del presidente Ceriscioli, Giannini: al tavolo non c'è mai stata l'assessore Casini che, però, ora ci invita a firmare. Ebbene, l'accordo non sarà sottoscritto perché i dipendenti dell'aeroporto sono stanchi di lavorare senza uno stipendio e hanno il sacrosanto diritto di essere pagati. Qui c’è gente che si sta facendo prestare i soldi dai genitori pensionati per comprare da mangiare».
Dunque, dice Fabbietti, prima gli stipendi e poi l'accordo. «Invece la Regione, con una sorta di ricatto, ci dice che gli arretrati saranno pagati dopo l'accordo sulla cassa integrazione - conclude - Ma mi chiedo: se ci sono i soldi ora, perché aspettare per versare, tra l'altro, solo metà stipendio di febbraio?». Dello stesso avviso Giorgio Andreani, Uil. «Impossibile riaprire la trattativa - dice - a fronte di garanzie solo a parole. Vogliamo fatti concreti, vogliamo il pagamento degli stipendi arretrati».

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