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Pescara, 25/07/2024
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Data: 14/04/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Pietre dal cavalcavia, ragazzini sui binari. I dodicenni fermati da Polfer e vigili urbani, si sospetta che siano gli autori dei lanci. Rischiavano di essere travolti

PESCARA Un gruppo di ragazzini che passa il pomeriggio a fare su e giù lungo la massicciata della ferrovia, i cittadini che segnalano quel rischioso passatempo e la polizia ferroviaria che, allertata quasi in diretta, prima ancora di intervenire, martedì tra le 17 e le 18, fa rallentare i treni di passaggio a Montesilvano chiedendo, tramite la sala operativa, “la marcia a vista”, vale a dire velocità sotto i 30 chilometri orari e segnali sonori. Eppure, quando i poliziotti della Polfer diretti da Davide Zaccone sono arrivati sul posto con i vigili urbani di Montesilvano, il gruppetto di ragazzini, una decina in tutto, stava scendendo lungo la scala di ferro da dove era salito, tra via Sila e via Salentina (all’altezza del supermercato Oasi di Montesilvano). E quasi si sono meravigliati di tanto spiegamento di forze: «Che c’è? Non stavamo facendo niente di male». E invece, a parte i gravissimi rischi a cui si erano esposti camminando lungo il percorso ferroviario dove sfrecciano i treni della linea adriatica, c’era il sospetto che da quel cavalcavia, quei ragazzini avessero lanciato i sassi della massicciata di sotto, dove passano le macchine. Almeno in altre due occasioni. Un sospetto ventilato dalle segnalazioni dei giorni scorsi di alcuni residenti della zona che si erano rivolti alla polizia municipale di Montesilvano segnalando un gruppetto di ragazzini che, in altri due pomeriggi, più o meno alla stessa ora, erano saliti sulla massicciata e da lì avrebbero lanciato i sassi di sotto. Quando, in un primo sopralluogo, la polizia municipale era andata, i ragazzini non c’erano, ma i grossi sassi bianchi a terra, sotto al cavalcavia, sì. Martedì pomeriggio, però, la segnalazione è arrivata in tempo reale dai residenti che, sempre alla stessa ora, tra le 17 e le 18, hanno visto il gruppetto lungo la massicciata della ferrovia dove erano saliti dopo aver varcato il divieto di accesso all’inizio della scalinata in ferro. Da lì è partito l’allarme e tutto il protocollo previsto in questi casi, con il rallentamento dei treni e l’arrivo delle forze dell’ordine che però hanno beccato il gruppetto mentre, indisturbato, scendeva lungo la scalinata. Una scalinata dove l’accesso è vietato, e dove fino a qualche tempo fa c’era un cancello di ferro chiuso per proteggerne l’ingresso. Ma il cancello, come altri utilizzati per la stessa cosa in corrispondenza di altri cavalcavia, è stato rubato nelle scorse settimane, e sostituito provvisoriamente da una rete che avrebbe dovuto garantirne comunque il divieto di accesso. E invece, la rete è stata tagliata e i ragazzini, parte dei tanti che lì a pochi metri si ritrovano tutti i pomeriggi a giocare in un campetto vicino, sono arrivati indisturbati lungo il tracciato ferroviario. Una decina di minorenni in tutto, tra i 12 e i 13 anni, ad eccezione di un paio di quindicenni e di un diciassettenne che davanti alle forze dell’ordine hanno assolutamente negato di aver mai lanciato dei sassi. Di fatto dunque, a parte il rischio a cui si sono esposti e considerando la minore età, non ci sono state denunce di alcun tipo nei loro confronti. I poliziotti hanno potuto solo convocarne i genitori che, sconvolti, se li sono riportati a casa.

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